Da tempo l'attività» era tenuta sotto controllo. Mercoledì l'irruzione di vigili Scoperta «casa chiusa» a San Salvario

Da tempo Inattività» era tenuta sotto controllo. Mercoledì l'irruzione di vigili Da tempo Inattività» era tenuta sotto controllo. Mercoledì l'irruzione di vigili Scoperta «casa chiusa» a San Salvarlo Arrestati i tenutari: marito, moglie e un 'amica I vigili urbani hanno messo definitivamente i sigilli ad una «casa chiusa» che funzionava da tempo in zona San Salvario. E' accaduto dopo che in due riprese sono stati arrestati i tenutari: marito e moglie, entrambi vecchie conoscenze della giustizia, e una loro amica e socia in affari. In cella sono finiti Gianfranco Bruscolini, 40 anni, via Principe Tommaso 18 bis, con precedenti per tentato omicidio; la consorte Angela Raimondi, 48 anni, via Saluzzo 17, ex prostituta, e la loro aiutante: Maria Gabriella Rosiello, 53 anni, abitante in via Saluzzo 27. La «casa» era al terzo piano di via Saluzzo 17 e veniva gestita dal terzetto di sfruttatori con gli stessi criteri in funzione nei bordelli di una volta. Questa, almeno, l'impressione che hanno avuto i vigili del nucleo di polizia giudiziaria che vi hanno fatto irruzione mercoledì e venerdì scorso. In via Saluzzo 17 i clienti erano sicuri: nessuna formalità, nessuna richiesta di documenti, modesto il prezzo e uguale per tutti: 20 mila lire, profilattico omaggio compreso nella tariffa. L'alloggio - tre stanze d'intrattenimento e diverse sedie nel corridoio - era frequentato con assiduità da ragazze slave, albanesi e tossicomani italiane; le stesse disperate che stazionano di solito sotto i portici di via Nizza. Da tempo l'attività di marito e moglie era tenuta d'occhio. Ai primi di settembre i coniugi erano già incappati in una serie di controlli a tappeto svolti dalle forze dell'ordine verso alcuni sospettati di favorire la prostituzione. Identico discorso a fine novembre, quando i due erano stati di nuovo controllati e, questa volta anche denunciati, sempre per favoreggiamento della prostituzione. Infine, mercoledì scorso, dalla magistratura è arrivato l'ordine di approfondire l'ar- gomento e non solo a base di multe. Di fronte alle precise contestazioni mossegli dai vigili del nucleo di polizia giudiziaria e davanti a quelle due coppie di clienti sorprese nell'alloggio, Gianfranco Bruscolini si è addossato ogni colpa. «Portate via me. Mia moglie e la sua amica non c'entrano in tutto questo». Però, tempo due giorni, e in carcere sono finite pure Angela Raimondi e Maria Gabriella Rosiello. Uguale l'accusa: induzione e favoreggiamento della prostituzione. Infatti, nonostante Bruscolini non ci fosse, la «oasa» di via Saluzzo funzionava a pieno ritmo, tanto che i vigili hanno trovato il tutto esaurito. Occupate da sei persone le tre stanze mentre altri tre uomini attendevano in corridoio che si liberassero le camere. Durante la perquisizione i vigili hanno scoperto 300 preservativi, in uno scatolone, e una maxi-frusta del tipo gatto a nove code. Ivano Barbiero Uno degli arrestati in via Saluzzo dai vigili urbani, Gianfranco Bruscolini Ospitava ragazze slave albanesi e italiane Ai clienti la sicurezza di non dover presentare documenti

Persone citate: Angela Raimondi, Bruscolini, Gianfranco Bruscolini, Ivano Barbiero, Maria Gabriella Rosiello