Non-stop per Strehler Sera di solidarietà al Piccolo sul palco il teatro italiano

Non-stop per Strehler Non-stop per Strehler Sera di solidarietà al Piccolo sul palco il teatro italiano MILANO. «Il futuro del Piccolo sarà quello che altri vorranno che sia. Non sarà mai "la comodità" normale della Rivoluzione diventata Sistema, con me, complice. Io appartengo all'altra razza». Rassegnato, ma non più solo Giorgio Strehler affida le sue parole alla voce di Giulia Lazzarini, la prima a salire sul palco del Piccolo, ieri sera a Milano, per la manifestazione di solidarietà al maestro dimissionario dopo le polemiche con il Comune. Sono arrivati in tanti e si sono alternati sulle tavole di via Rovello, improvvisando piccole performances. Dante, Brecht e Pratolini, ma a scaldare la serata, è un'imprevista accoppiata: Paolo Villaggio, barba bianca e pantaloni fantasia («Mi sono vestito da attore io che non lo sono») che introduce sul palcoscenico Vittorio Gassman. Dieci minuti di scherzi, battute, bonari sfottò tra i due artisti, con Gassman a provocare Villaggio sul suo nuovo impegno teatrale, «L'avaro» di Molière, che gli è già costato un tendine rotto agli inizi delle prove. «Reciterò l'ultimo canto del Paradiso dantesco» annuncia il mattatore alla platea. E Villaggio-Fantozzi: «No, la prego». E poi: «Adesso io vado al bar a informarmi sulle sorti della Sampdoria». Alla fine Gassman opterà per un sonetto in romanesco. Pieno il teatro milanese. Nelle prime file attori e artisti legati al Piccolo da un antico rapporto. C'è Nency Brilli a fare da valletta a Moni Ovadia, padrone di casa, dopo la pomeridiana del suo «Ballata di fine millennio». Uno alla volta salgono sul palcoscenico Ferruccio Soleri nel suo inseparabile costume di Arlecchino, Carla Fracci con Beppe Menegatti («Mi sento triste e mi vergogno per questa città. Questo è il nostro lavoro e lo dobbiamo difendere»), poi Franca Rame con un assaggio del suo «Sesso, grazie tanto per gradire», Pamela Villoresi («Non mi fate arrabbiare il babbo, per favore»), Ottavia Piccolo, Valentina Cortese e Franco Graziosi che il trentatreesimo canto del Paradiso lo ha recitato davvero. La manifestazione, voluta dai lavoratori del Piccolo ha stretto intorno a Giorgio Strehler l'ennesima catena di solidarietà. «Se Strehler lascia questo teatro - ha sottolineato Moni Ovadia - il problema non è suo ma della città». E il maestro nella lettera inviata agli amici scrive: «Il Potere, qualunque sia, non ha licenza di agire nel vivo tessuto delle idee, della creazione, dell'Arte. Non può tutto». Dei collaboratori più stretti del maestro, manca solo Milva, bloccata a casa per un raffreddore. Ma chi non ha potuto raggiungere Milano ha comunque voluto far sentire la sua voce, da Luca Ronconi, a Giulio Bosetti fino al direttore della Academy of Music di New York. Hanno inviato un messaggio anche il vice-premier Valter Veltroni e il presidente della Rai Enzo Siciliano. Fino a tarda sera, la lista degli ospiti rimane aperta: arrivano Lucia Vasini, Pino Caruso, Aldo Giovanni e Giacomo, ma il più at teso è Lucio Dalla che giusto ven ti anni fa al Piccolo di Milano pre sento il suo recital «Automobili» divenuto poi uno dei suoi album più riusciti. Olga Pisciteli!

Luoghi citati: Milano, New York