Il vescovo «esorcizza» la discoteca

Il vescovo «esorcizza» la discoteca Bari: nell'omelia ricordati 3 ragazzi morti poco prima all'uscita da un pub Il vescovo «esorcizza» la discoteca Messa sulla pista: «Non è un luogo di morte» BARI. Duemila giovani nella più grande discoteca della Puglia, ma stavolta non si balla. L'arcivescovo celebra messa. Su un maxischermo compare un'insolita intervista a una suora di clausura che racconta il suo incontro con Dio. Un missionario in Zaire, inchiodato sulla sedia a rotelle, ricostruisce la sua storia. Alla fine i ragazzi urlano «Carmelo, Carmelo», rivolti a monsignor Carmelo Cassati, l'arcivescovo della diocesi di Trani che ha chiuso così la quarta edizione del «Meetinggiovani». Sembra uno stadio: è il «Divinae Follie» di Bisceglie, il tempio della musica giovane. Discusse periodicamente e sotto accusa per le morti del sabato sera, l'arcivescovo ha scelto di parlare di discoteche non restandone fuori ma entrandoci con 10 sacerdoti in un tripudio di luci per celebrare la messa domenicale. Così ha invitato tutti i presenti, ragazzi dai 16 ai 20 anni, ad essere «pazzamente cristiani», perché «la vera divina follia è essere puri e onesti in Cristo». Ha aggiunto che bisogna cambiare, considerare le discoteche solo un divertimento e non luoghi in cui «a volte si fa abuso di alcol e di altro». Tragica concomitanza, a qualche chilometro di distanza, sulla statale 93 vicino a Barletta, poche ore prima che questo appuntamento promosso dalla diocesi avesse inizio, tre ragazzi sono morti. Dopo aver trascorso la serata in un pub sabato, sono usciti fuori strada con una Peugeot 205: Nicola Zagaria, 21 anni, era alla guida e non è riuscito a controllarla in curva. Pioveva, l'auto è volata in una scarpata. Con Zagaria c'erano i diciannovenni Rosamaria Cristina Grieco e Adriano Del Re. Alle vittime del sabato sera ha fatto riferimento nella preghiera eucaristica uno dei sacerdoti. Diversamente dalle più caserecce «messe-beat» degli Anni 70 che coinvolgevano i giovani portando i complessini in chiesa a intonare musiche religiose a ritmi moderni, quella di ieri è stata una celebrazione che ne ha ribaltato i principi, portando la Chiesa tra i giovani, l'altare sul palco in cui si esibiscono le rockstar, e mettendo accanto al vescovo un gruppo musicale con chitarre, percussioni e tastiere per una manifestazione il cui titolo («Hai un momento, Dio?») era preso in prestito da una canzone di Ligabue. «(Aeropago moderno in cui può risuonare il nome di Dio», secondo le parole di Cassati, il «Divinae Follie», zeppo di 2 mila giovani come al sabato sera, è esploso alle parole del vescovo. Poi, anziché un videoclip, l'intervista su maxischermo a una suora di clausura. E le parole di padre Silvio Turazzi, paralizzato per un incidente stradale, 20 anni in Africa come missionario. «Abbiamo trascorso un'ora a cercare Dio», dice un ragazzo circondato dagli amici, prima di tornare in strada e, in serata, nella discoteca di sempre. Questa volta a ballare. Tonio Art ino

Persone citate: Adriano Del Re, Carmelo Cassati, Cristina Grieco, Ligabue, Nicola Zagaria, Silvio Turazzi, Zagaria

Luoghi citati: Africa, Barletta, Puglia, Trani, Zaire