L'Eurotassa, una burla

LE LETTERE LE LETTERE DI MARIO SALVATORELLI L'Eurotassa, una burla? Il 16/11/96 ho letto su «La Stampa» che il nostro debito pubblico, in rapporto al Pil, è inesorabilmente più del doppio di quel 60% richiesto (in concreto dovremmo abbatterlo di oltre I milione di miliardi). Perché vengono sempre e solo trattati i temi relativi all'inflazione e al deficit della pubblica Amministrazione con commenti ottimistici? Non trovo una voce che avvisi che, allora, l'Eurotassa è una burla, perché il nostro debito pubblico continuerà ad aumentare e non entreremo mai nell'Ile. Spero proprio di sbagliarmi. E. Ferraris - Serravalle S. (VC) ONO lieto di esaudire la sua speranza, caro lettore, perché lei si sbaglia, e per ben due o tre volte, anche se riconosco che, per almeno un errore, lei è stato tirato per i capelli nell'insidia. Il primo errore è che, effettivamente, tra le clausole di Maastricht (deficit pubblico, inflazione, tassi d'interesse, ecc.) c'è anche quella che stabilisce «un rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo (Pil) non superiore al 60%». Ma, è aggiunto nel testo ufficiale, «a meno che non dimostri di diminuire in s modo convincente, avvicinandosi al 60%». Questo punto era, giustamente, messo in rilievo da «Tuttosoldi» del 14 ottobre, nelle due pagine dedicate a «L'Italia in Europa», con un apposito grafico, «Le cinque condizioni per arrivare a Maastricht». Cosa che non poteva essere fatta, per ovvie ragioni di spazio, il 16 novembre su «La Stampa», né può essere ripetuto ogni volta che si parla di Maastricht, anche se, ogni tanto, sarebbe necessario farlo. Ma è certo che chi legge il «tetto» del 60% senza «condizioni» non può, come il nostro lettore, non stupirsi. Gli altri errori che le attribuisco? Il secondo è che il nostro debito pubblico, in rapporto al Pil (che ogni anno s'ingrossa, non lo dimentichi), non «continua ad aumentare»: dovrebbe scendere, anzi, dal 124,46% del Pil '95, al 122,56% del Pil '96 e al 120,41% del Pil '97. E così via. Posso aver dei dubbi perché il Pil non aumenterà quest'anno come si sperava. Mi permetta, però, di augurarmi (per tutti) che nel '97 andrà meglio. Quanto al terzo errore, è che l'Eurotassa «sia una burla». Se e quando sarà varata definitivamente, scopriremo che, anche se non è una tragedia, di «burle» ce ne sono di più divertenti. Peri titoli distato nessun balzello Ue Sono una pensionata al minimo (650 mila lire mensili), che integro con gl'interessi di un capitale che ho accumulato negli anni della gioventù con tante fatiche e rinunce per rendei mi la vecchiaia accettabile. Adesso con l'Eurotax dovrò mettere gl'interessi sul 740? Finirò così di perdere l'integrazione, perché la cifra del mio reddito supera ciò che l'Inps ha stabilito per avere diritto all'integrazione. Nelle mie condizioni ci saranno molti pensionati al minimo. Non sono un evasore fiscale, perché ho sempre pagato alla fonte le tasse sino all'ultima lira. Per adesso non si è mai messo il reddito da capitale nel 740, per l'Irpef. Attendo da lei un suggerimento che mi tranquillizzi, ne ho tanto bisogno. Lettera firmata - Torino La finanziaria '97, con Eurotassa acclusa, non prevede alcuna super-tassazione sui titoli di Stato, nei quali, da quanto deduco, lei ha investito i suoi risparmi. Si rassicuri, cara signora, perché nessuno, neppure i più recenti «giustizieri.», riuscirà a renderle la vecchiaia inaccettabile. Le rammento inoltre che l'Eurotassa,

Persone citate: Ferraris

Luoghi citati: Europa, Italia, Serravalle, Torino