INCONTRO CON IL CACCIATORE DI LIBRI

INCONTRO CON IL CACCIATORE DI LIBRI RIVOLI INCONTRO CON IL CACCIATORE DI LIBRI La straordinaria passione di un tassista che ha salvato dai rifiuti migliaia di testi LUI dal suo taxi alza lo sguardo e li vede. Come se il profumo che sente non provenisse da un Mediterraneo imputridito, ma da un oceano lontano dove navigano battelli di carta, quelli disegnati da Folon e raccontati da Montale. Eppure è davvero una distesa sterminata quella che ogni giorno, nelle sue peregrinazioni obbligate per Genova, la città dove lavora come tassista, affascina Piero Corti, 53 anni, occhi mobili, passato da funzionario comunista e presente da cercatore delle cose perdute. Sì, perché Corti - come molti che hanno compreso che il lavoro non è un gesto quotidiano, è una via di scampo, è un incrocio possibile con altri mondi, e solo a pensarlo così ti salvi la vita - con la scusa di fare il tassista svolge la sua vera attività: raccoglie dalla spazzatura quanto merita di essere salvato. A suo insindacabile giudizio, questo benefico Caronte traghetta libri, cimeli, carte private, che in numero infinito la gente butta via, riportandoli dalla imminente morte a nuove benigna vita. Se volete conoscerlo, venerdì 13 dicembre Piero Corti racconterà la sua storia, la storia delle migliaia di libri che ha recuperato in dieci anni di attività: lo farà alla Biblioteca Comunale di Rivoli (corso Susa 130), alle ore 21, nell'ambito di una rassegna di incontri organizzati dal curioso Renzo Sicco per l'Assessorato alla Cultura del Comune di Rivoli. Le domande che si devono fare a un personaggio come Corti, che con i suoi libri ha fatto già alcune mostre (la più importante proprio a Genova, nel giugno scorso: accanto a lui, in quell'occasione, dialogava Edoardo Sanguineti) sono pressanti. Innanzitutto, se è vero quanto ha scritto il saggista Guido Viale che nel libro «Un mondo usa e getta. La civiltà dei rifiuti e i rifiuti della civiltà» (Feltrinelli, 1994) ha scritto che uno degli effetti principale della cosiddetta tv spazzatura è quello di far finire in spazzatura tutto quello che la tv propone. Motto di spirito? Piero Corti è in qualche modo un osservatore privilegiato, un contraltare quotidiano ai grandi guru della pubblicità che dispiegano forze quasi militari per produrre spot di prodotti fatti apposta per finire al più presto nella spazzatura. Bisognerebbe metterlo a confronto con un Gavino Sanna, un Francesco Alberoni: lui raccon- I libri sono la magnifica ossessioni' di Piero Corti che venerdì 13 dicembri' nella Biblioteca Comunale di liiroli racconterà la sua avventura terebbe di come suo padre, sindacalista di una vetreria di Acqui, appartenente al gruppo Saint Gobain, salvò la fabbrica e il lavoro di molti operai scovando nei cestini degli uffici la carta stracciata su cui gli amministratori avevano scritto il budget della società. Che era in attivo; incollando i diversi pezzi di questo singolare mosaico, Corti padre potè dimostrare che la fabbrica doveva rimanere aperta. Ispirato da un'etica oggi inusuale, Corti è personaggio di un libro non scritto; ma forse tra i molti libri che ha scovato nei suoi pomeriggi liguri c'è anche «Le città invisibili» di Calvino, in cui lo scrittore ligure preoccupato racconta: «Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo immondezzai d'altre città, che anch'esse spingono lontano da sé montagne di rifiuti...». Corti, su tale scenario la farebbe da padrone. Ricordandoci che è nostro compito salvare gli oggetti che meritano di non morire. Paolo Verri LE TELE DI CHIERI Insolite opere di artigianato artistico (e di storia) a Chieri, nella mostra «Tele e bandere» che resterà aperta fino al 5 gennaio nel Palazzo Opesso, via San Giorgio 3, all'inizio della «chiocciola», il caratteristico dedalo di strade nella parte alta della cittadina. In mostra, tessuti e ricami «bandera» che nel Chierese hanno un'antica e preziosa tradizione. E poi opere pittoriche «in prestito», con personaggi, strumenti, scene d'ambiente tessile firmate Marino Boltro, Gianni Demo, Edoardo Ferrerò, Giuseppe Gunetti, Piero Martina, Ugo Martinet. Inoltre quadri di artisti contemporanei, realizzati appositamente per questa mostra sul tessuto Bandera: sono di Sergio Agosti, Giustino Caposciutti, Piero Fonio, Theo Gallino, Fausto Gilberti, Horiki Katsutomi, Guido Persico, Maria Luigia Vigant. I ricami in mostra, antichi e recenti, sono concessi in prestito dal Laboratorio Casa Sacra Cuore di Perosa Argentina, dalla Scuola di ricamo Consolata Pralormo Design di Torino, dal Quadrifoglio di Pino Torinese e da privati. C'è anche un prezioso letto a baldacchino, del Settecento, prestato dalla Fondazione Accorsi. L'iniziativa fa parte del programma culturale del Museo Tessile, che ha sede nel quattrocentesco monastero di Santa Chiara, in via Demaria angolo via Santa Clara, e che merita una visita. Orario della mostra e del museo: il sabato e la domenica 15,30-18,30.

Luoghi citati: Acqui, Chieri, Comune Di Rivoli, Genova, Perosa Argentina, Pino Torinese, Rivoli, Torino