DIVERTIRSI A TEATRO di M. Bo.

DIVERTIRSI A TEATRO DIVERTIRSI A TEATRO Lo Studio Momus a Zona Castalia Una nuova rassegna a Nichelino stazione di un progetto di ricerca più articolato sul rapporto tra terrorismo e Romanticismo storico-politico». Si intitola Chi vuole fermare i destrieri della Rivoluzione? e sarà in scena al Teatro Erba il 16 e il 17 dicembre alle ore 21. La regia è di Antonello Mendolia. Il 18 invece, all'interno della medesima rassegna, Raffaella De Vita presenterà il suo Bertoli Brecht, la donna e la guerra, un excursus tra le figure femminili del drammaturgo tedesco attraverso le musiche di Weill, Eisler e Dessau. Al pianoforte, Aldo Rindone. [m. bo.j LA domanda di partenza non è da sottovalutare: perché, si chiedono i componenti del gruppo Studio Momus (in scena a Zona Castana il 18, 19 e 20 dicembre alle 22 con «Han Shan-Angeli sotterranei»), ci si annoia a teatro? Quali sono le motivazioni, da cosa scaturisce un sentimento così contrastante con il fine ultimo del fare spettacolo? Certo il «popolo teatrale» è multiforme: ci sono quelli del «posto fisso», quelli che vanno a vedere non tanto uno spettacolo ma l'attore famoso che vi recita. Accanto a loro, ma a distanze siderali, gli esperti, gli intellettuali, i fini studiosi. E poi ci sono gli altri, che sono tanti, per i quali un biglietto d'ingresso a 35 mila lire è troppo caro ed è barattatole, senza indugio, con tre serate al cinema con gli amici; e il ricordo dell'ultimo spettacolo visto è un tizio che biascica cose senza senso con alle spalle una scenografia tutta storta chissà perché; e una poltrona in platea resta la cura migliore contro l'insonnia; e Pirandello l'avevano studiato per l'esame di maturità, ma sono passati tanti anni; e la loro vita è altro. Capita perciò che qualcuno di loro, magari tra i più giovani, veda un giorno uno spettacolo di compagnie come i Royal De Luxe, o i Doeg Troep, o la Fura dels Baus e ne rimanga affascinato. Perché? «Quando il teatro annoia o richiede una rara preparazione culturale per essere interpretato - affermano quelli dello Studio Momus -, ha perso quell'immediatezza comunicativa che ad esso è richiesta. Questa può essere recuperata, secondo noi, attraverso il ritmo e l'energia musicale». «Han Shan - Angeli sotterranei». ispirandosi all'opera di Jack Kerouac, va dunque in questa direzione. Stefano Giaccone, Massimo Giovara e Piero Varetto sono i tre musicisti-narratori dello spettacolo, intenti a comunicare con la stessa intensità attraverso il corpo, la voce e gli strumenti musicali. La drammaturgia e la regia sono di Massimo Giovara. Prettamente di parola invece, lo spettacolo in scena all'Oratorio San Filippo sabato 14 dicembre alle 21,15. E' il secondo appuntamento della rassegna «Radiogialli, Anni 40» ed è un testo di John Dickson Carr dal titolo «L'arciere fantasma». Si narra di un misterioso assassinio avvenuto in un vecchio castello arroccato su un'isola. Adattamento e regia di Paolo Trenta. Venerdì 13 alle 21 si inaugura «Tragicomico», la rassegna teatrale invernale organizzata dal Comune di Nichelino presso il salone del Centro sociale di via Galimberti 3. Si inizia con «Passaggi», spettacolo prodotto dal Teatro dell'Angolo, scritto da Gianluca Favetto, diretto da Beppe Rosso e interpretato da Barbara Dolza e Vanni Zinola. Si proseguirà il 17 gennaio con «Viaggi» di Cesare Vodani, il 21 febbraio con «Il contrabbasso» con Toni Mazzara, e il 21 marzo con «Gelsomina» della Compagnia Alfieri. Infine, al Teatro Araldo il 13 e il 14 dicembre alle ore 20,30 e il 15 alle 16,30, per «Teatrointre» andrà in scena «Hànsel e Gretel» presentato dal Teatrino dell'Erba Matta di Spotorno. Uno spettacolo comico, cantato e «animato» dal vivo, interpretato e diretto da Daniele Debernardi. [m. bo.]

Luoghi citati: Comune Di Nichelino, Nichelino, Spotorno