SUONI BELLI

SUONI BELLI SUONI BELLI Un'enciclopedia dei capolavori Wagner e il poeta cantore di Roma AL lettore buono, come chi non è tormentato da troppi dubbi e quindi non tormenta troppo gli altri, regalerei subito la nuova edizione della Enciclopedia della Musica Garzanti appena uscita: nei quindici anni passati dalla prima fortunata edizione si è molto irrobustita, non solo nel numero delle pagine, arrivate a milletrecento, ma nell'intelligente distribuzione della materia, in cui si sente anche il beneficio di un consulente e curatore solo: lo storico della milsica Andrea Lanza. Il «Dizionario della musica e dei musicisti» occupa le prime mille pagine ed è utile e aggiornato sui nomi di compositori, interpreti (soprattutto), vari operatori musicali, voci di forme, scuole, strumenti e altri dati oggettivi; da lodare assai l'inedita importanza data a tutto il mondo della danza classica e moderna, le cui forme sono troppo collegate alla storia musicale per essere abbandonate ai margini. Nuovo, in pubblicazioni del genere, l'inserimento di alcune «Schede di approfondimento» su temi specifici: alcuni anche molto raffinati, come «Figure retorico-musicali». Da considerare con attenzione le due appendici, «Storia e Geografia della Musica» e «Grammatica della Musica» con informazioni fin dove possibile chiare su elementi del linguaggio musicale. Una terza appendice sarà utile al pubblico dell'opera lirica, privilegiato, all'uso italiano, su quello di altri generi non meno importanti: un repertorio dei «Capolavori del teatro musicale», con breve riassunto e inquadramento di opere singole anche recentissime; la scelta, come ovvio, si presta a qualche sorpresa: ad esempio, c'è Lo Zar si fa fotografare di Kurt Weill, nome che fa cultura anche se quell'opera non si rappresenta mai, mentre manca «Zar e carpentiere» di Lortzing, in repertorio ancora oggi in tutte le città tedesche, popolare lassù come da noi la Bohème. LA STRdi Prima di dedicarci al lettore cattivo, sia dissipato ogni equivoco! I due libri che gli regaliamo non sono affatto brutti, ma bellissimi anche questi, solo che si adattano meglio a chi voglia rigirarsi nella (o insuperbire della) propria cattiveria, e quindi trarne motti, frizzi e salacità varie. Ecco il personaggio in assoluto più cattivo della storia della musi-

Persone citate: Andrea Lanza, Kurt Weill

Luoghi citati: Roma