Contro i cervi una vile sparatoria

Cortina, «regina» degli equivoci; il maccheronico «euro» LA LETTERA DI O.d.B. Contro i cervi una vile sparatoria GENTILE Signor Crema, sono io a ringraziarla per la premura con cui mi informa su questi fatti che, altrimenti, rischierebbero di passare inosservati. «In quel Comune la neve quest'anno è stata insolitamente abbondante anche a bassa quota», lei mi racconta. «Apparentemente i cacciatori non erano scortati da personale di controllo e, a quanto trapela, le guardie venatorie furono allertate nel giorno successivo che, in località Fausimagna (presso Pragelato) c'erano mucchi di interiora animali e di cadaveri interi di alcuni cervi. La ricostruzione dei fatti sembra la seguente: i cacciatori, trovatisi di fronte a un branco di cervi debilitati a seguito delle dure condizioni ambientali ed in gruppo compatto, sparavano a volontà nel mucchio. Al termine della sparatoria Controunaspara i cervi vile toria gli animali rimasti sul terreno superavano il numero dei cacciatori (sarebbe più corretto definirli bracconieri?), costringendo ad abbandonare sul posto le prede in soprannumero. Gli ambientalisti torinesi, venuti a conoscenza di queste notizie tramite confidenze fin qui sussurrate - invitano i mezzi di informazione a reperire dati ufficiali attraverso le istituzioni (Assessorati alla Caccia di Regione e Provincia, Pretura di Pinerolo, Comparto Alpino n. 1). E' opportuno che quanti praticano vilmente la caccia, senza il minimo senso di sportività e di pietà per i selvatici, siano individuati e rieducati e, quando sussistano estremi di reato, siano perseguiti a norma di legge, spezzando la catena di omertà ed il malriposto spirito di corpo che vorrebbe tenere in sordina gli episodi vergognosi per lavare i panni in famiglia secondo regole che riecheggiano i comportamenti "mafiosi"...». Gentile Signor Crema, cosa posso aggiungere alle sue notizie? La speranza che almeno si stia ai patti. Non vale stabilire regole che si è pronti a non rispettare. E ora aspettiamoci le proteste da parte dei fautori del culto del piacere assassino. Oreste del Buono Gentile Signor Del Buono, io spero che attraverso la sua rubrica venga portato a conoscenza dei lettori della Stampa quanto qui sotto le scrivo. La ringrazio per la mano che ci dà così spesso. Quarantuno cacciatori autorizzati ad operare nel Comparto Alpino n. I della provincia di Torino (comprende le Valli Pellice e Germanasca Chisone) notificarono l'intenzione di abbattere - uno a testa - i cervi loro consentiti nel piano venatorie. I loro nomi sono nella documentazione delle autorità preposte. L'azione si sarebbe svolta in Alta Val Chisone nel comune di Pragelato... Giorgio Crema, Torino

Persone citate: Del Buono, Gentile Signor, Giorgio Crema, Oreste Del Buono

Luoghi citati: Alta Val Chisone, Crema, Pinerolo, Pragelato, Torino