Maxi-sconfo al pentito Maniero: vent'anni

«KoflAnnan non è nemico dell'Italia» Ancora polemiche sui 500 milioni pagati dallo Stato all'accusatore di Andreotti. Si farà una nuova legge Maxi-sconfo al pentito Maniero: venf anni Napolitano: più severità. Violante sul caso Di Maggio: meglio Rima libero? VENEZIA. Hanno creduto a Felice Maniero. Il boss pentito della mala del Brenta esce dal processo d'appello contro l'organizzazione criminale da lui inventata, scrollandosi di dosso 22 anni di carcere. L'uomo che confessò 9 omicidi, traffici di armi e droga, rapine, sequestri di persona, corruzione di agenti, è ufficialmente un collaboratore affidabile. Maniero. 42 anni, è stato condannato a 11 anni di reclusione rispetto ai 33 del primo grado. La corte d'assise d'appello gli ha riconosciuto le attenuanti, per la collaborazione coi magistrati. Sentenza inattesa, il suo difensore aveva chiesto 12 anni. E intanto continua la polemica su Di Maggio, il pentito che incassò 500 milioni dallo Stato. 11 ministro dell'Interno, Napolitano, prende le distanze: «E' necessaria maggiore severità nella concessione di programmi speciali di protezione ai collaboratori di giustizia». Ma il presidente della Camera, Violante, aggiunge: «Non so se per qualcuno fosse meglio avere Riina libero». SERVIZI A PAG. 11

Persone citate: Andreotti, Di Maggio, Felice Maniero, Napolitano, Riina

Luoghi citati: Venezia