Ciampi guida l'assalto a Waigel di F. Sq.

Ciampi guida l'assalto a Waigel Ciampi guida l'assalto a Waigel Sconfitta la «linea dura» della Germania LE MULTE VANNO DA UN MINIMO DELLO 0,2% DEL PIL (PER L'ITALIA SIGNIFICHEREBBE 4000 MILIARDI) A UN MASSIMO DELLO 0,5% (10.000 MILIARDI NEL CASO DEL PIL ITALIANO) SE LO SFORAMENTO DEL TETTO DEL 3% E' DETERMINATO DA UNA CRESCITA NEGATIVA (RECESSIONE) DEL PIL CHE SI SITUA IN UNA FORCHETTA TRA 0,00% E 0,75%, LA MULTA E' PRATICAMENTE AUTOMATICA. MA IN OGNI CASO E' NECESSARIA UNA DECISIONE DEL CONSIGLIO ECOFIN A MAGGIORANZA QUALIFICATA. SE INVECE LO SFORAMENTO E' DETERMINATO DA UNA RECESSIONE COMPRESA IN UNA FORCHETTA TRA LO 0,75% E IL 2% DEL PIL, SI APRE UNA PROCEDURA PER VERIFICARE L'ESISTENZA DI UNA SITUAZIONE "ECCEZIONALE E TEMPORANEA". SE IL CONSIGLIO DECIDE A MAGGIORANZA QUALIFICATA CHE L'ECCEZIONALITÀ' CE', LA MULTA NON VIENE APPLICATA. A. SE LO SFORAMENTO VIENE DETERMINATO ^rwr DA UNA RECESSIONE PARI O SUPERIORE feC AL 2% DEL PIL, VIENE RICONOSCIUTA - LA "SITUAZIONE ECCEZIONALE" E LA MULTA NON SI PAGA. MA CI VUOLE COMUNQUE UNA DECISIONE DEL CONSIGLIO A MAGGIORANZA QUAUFICATA. Clarke e lo spagnolo Rato molto attivi. Si taglia e si cuce, l'accordo sembra vicino, ma Waigel alza la mano: ((Assolutamente no, è inaccettabile, significa dare il segnale sbagliato ai mercati». La stanchezza si fa sentire: «Non si vede la fine del tunnel». Quinn ha allora mostrato grinta: «Va bene, usciamo e diciamo che abbiamo fallito, ma guardate che tra sei mesi le difficoltà saranno le stesse». Diversi ministri si appellano a Waigel. «Theo, per favore!». E viene decisa un'altra pausa. Alle due e mezzo di notte Quinn tira fuori una terza proposta. Waigel, molto nervoso, dice che il testo è «confusissimo, manca una definizione chiara della situazione eccezionale» che consente di evitare la multa. <(A1 massimo posso accettare una forchetta tra l'I e l'I,2% del Pil». Clarke prende allora la palla al balzo: «Ma questo è un passo avanti impor¬ tante, su questa base si può trovare un accordo». E Arthius propone di approvare il testo, lasciando solo le cifre tra parentesi. Waigel però punta i piedi, e solo alle tre e venti del mattino accetta che Quinn legga a pochi giornalisti morti di sonno un testo «concordato in ogni parte, ad eccezione di una serie di cifre lasciate tra parentesi». Corsa negli alberghi per fare almeno qualche ora di sonno. Alle 10,30 di ieri mattina però, quando Quinn presenta ai capi di Stato e di governo il compromesso, i tedeschi ricominciano daccapo. I leader tentano di avanzare su altri temi, mentre tedeschi, francesi, irlandesi e lussemburghesi negoziano con il commissario de Silguy un compromesso accettabile. Solo alle quattro del pomeriggio è stato trovato il punto d'incontro: il rigore c'è, ma temperato dalla politica. [f. sq.]

Luoghi citati: Germania, Italia