In fuga dai nazisti, salvata da una lupa di Emanuele Novazio

In fuga dai nazisti, salvata da una lupa In fuga dai nazisti, salvata da una lupa E presto la Disney porterà il libro sullo schemio film Schindler's List di Steven Spielberg? Non sarà, il suo racconto prodigioso, una forzatura di verità più banali e più «umane», meno singolari e di frontiera? Se la sponsorizzazione di un gigante dell'entertainment come là Disney sembra essere, del resto, una garanzia d'autenticità, conferma anche il dubbio che siano «lo spettacolo» e i suoi «effetti» a interessare soprattutto, nella sua storia e in lei. E' quanto sottolinea, per esempio, un commento dello Spiegel, che ha incontrato Misha nella sua casa vicino a Boston. Una casa colma d'animali impagliati, disegnati, rappresentati in ogni modo e in ogni forma per ricordare l'importanza che uno di loro ha avuto per la sua sopravvivenza, per la sua vita: cinque gatti e un labrador (veri) e poi galline e oche, orsi e serpenti, leopardi e civette, pesci, uccelli, scimmie di plastica e cartapesta, di vetro, di legno oppure imbalsamati, come il cobra sistemato al centro di lina gran pelle di bue muschiato, in salotto. Al giorna- hsta tedesco che sollevava obiezioni sul suo racconto, Misha ripete ima storia che l'anno prossimo potrebbe battere record d'incassi, negli Stati Uniti e nel mondo: dall'affidamento a una famiglia belga dopo l'arresto dei genitori da parte delle SS, alla fuga decisa all'improvviso, d'istinto, che diede il via a un'«avventura prodigiosa» attraverso campi e boschi, in Germania e in Polonia. Dove le capitò d'assistere all'assassinio di un gruppo di ebrei; dove osservò il trasferimento dei prigionieri in un campo di concentramento; dove, appunto, venne nutrita e riscaldata da una lupa. Finché incontrò un ebreo in fuga che le raccomandò di raccontare, un giorno, la sua odissea. Perché non scrivere subito il resoconto di un'avventura tanto singolare, dunque, obietta il cronista tedesco? Perché c'è voluto tempo prima di «riuscire a rompere il silenzio», è la risposta: che non convince, tuttavia, il settimanale. Il prossimo futuro dimostrerà, forse, che il dubbio era ingiustificato: ma come non apprezzare la cautela dello Spiegel su un argomento tanto sensibile, tanto delicato? Un falso a proposito dell'Olocausto sarebbe un regalo troppo generoso, e insperato, per chi in Germania e altrove nega il genocidio degli ebrei. Emanuele Novazio

Persone citate: Disney, List, Steven Spielberg

Luoghi citati: Boston, Germania, Polonia, Stati Uniti