Bertinotti predilige proclami roboanti e bei gesti. Il plauso di Isabella Rauti «Abbiamo tanto in comune»

Bertinotti predilige proclami roboanti e bei gesti. Il plauso di Isabella Rauti «Abbiamo tanto in comune» Bertinotti predilige proclami roboanti e bei gesti. Il plauso di Isabella Rauti «Abbiamo tanto in comune» lista D'Aragona, dalla lunga barba bianca, facendo leva su una palude perennemente innamorata della «fase scarlatta». Anche Bertinotti e Rifondazione oggi, con le dovute differenze simboliche e gli opportuni aggiornamenti televisivi, sembrano talvolta indulgere a proclami roboanti, intransigenze puriste, bei gesti. Il leader, per esempio, arriva a commuoversi durante gli scioperi, e contro i test nucleari di Chirac i militanti vengono invitati a bruciare le cravatte di Hermes. E' senz'altro un antagonismo generoso, quello di Rifondazione, indispensabile alla stessa democrazia. Eppure quando Bertinotti - meglio se in campagna elettorale - chiede la tassazione dei Bot oppure l'uscita dalla Nato; quando rilancia la linea «lavorare meno, lavorare tutti» o si oppone al trattato di Maastricht; quando si mette di traverso sulle privatizzazioni o pretende di togliere non una, ma due reti a Berlusconi, ecco, sistematicamente viene accusato dagli alleati - ieri come oggi - di favorire la conservazione, fare il gioco della reazione, spaventare i buoni borghesi. Ed è proprio la maledizione del massimalismo.

Persone citate: Berlusconi, Bertinotti, Chirac, D'aragona, Isabella Rauti