«Ha offeso la Madonna» Scomunicato un teologo di M. Tos.

«Ha offeso la Madonna» Scomunicato un teologo Padre Balasurya, asiatico, punito per il suo libro «Ha offeso la Madonna» Scomunicato un teologo CITTA' DEL VATICANO. Il più noto teologo asiatico, padre Tissa Balasurya, della Congregazione degli Oblati di Maria Immacolata, è stato colpito dalla più pesante sanzione canonica: la scomunica «latae sententiae», quella stessa che fulminò il vescovo ribelle Marcel Lefebvre. La decisione della Congregazione per la Dottrina della Fede è giunta dopo quasi tre anni di discussioni, polemiche e di corrispondenza con il teologo, autore di un libro - «Mary and Human Liberation» - dallo stile molto poco curiale. Il tema centrale del volume è: la Madonna è stata trasformata dalla tradizione in «una Maria disidratata», «una obbediente fedele, dolce vergine madre». Risultato: la Madonna è diventata una «consolatrice dei fragili di nervi», piuttosto che la «disturbatrice degli agiati», come nel «Magnificat». Il libro di Balasurya contiene poi frasi «sospette» e fra queste critica il concetto del Cristo come «unico, universale, necessario redentore». Il che forse è anche comprensibile, posto che Balasurya vive e opera in una realtà, quella asiatica, dove induismo e buddhismo sono maggioranza schiacciante. E infatti giudica «inaccettabile per le altre fedi» l'idea cristiana di «un'umanità che nasce ripudiata dal suo creatore», con Maria che ha dovuto essere come salvata dal destino umano grazie all'Immacolata Concezione. Ce n'era abbastanza per mettere in allarme l'ex Sant'Uffizio, che nel 1994 ha inviato a Balasurya 11 pagine di «osservazioni». Il teologo srilankese ha replicato l'anno successivo con 55 pagine di controdeduzioni. La battaglia di carta si chiudeva con l'ingiunzione di firmare una «professione di fede», redatta ad hoc, per non cadere sotto le pene previste dall'articolo 1364 del codice di diritto canonico. Scomunica «latae sententiae», rimozione dall'ufficio ecclesiastico e uscita dalla Congregazione di appartenenza. Tissa Balasurya non ha firmato la dichiarazione e Roma ha fulminato. Il provvedimento - un dettaglio non trascurabile - porta la data dell'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione. [m. tos.]

Persone citate: Marcel Lefebvre

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Roma