«Promosud» nel mirino Ecco i rapporti sospetti di Fabio Martini

L'ipotesi degli inquirenti è che il legale puntasse ai grandi affari delle Fs L'ASSOCIAZIONE DI LUCIBELLO «Promosud» nel mirino Ecco i rapporti sospetti SMILANO I chiama Promosud, un'associazione senza fini di lucro fondata dall'avvocato Giuseppe Lucibello, difensore di Francesco Pacini Battaglia, l'obiettivo di molte perquisizioni fatte, venerdì 6 dicembre, dagli uomini della Guardia di Finanza. L'ipotesi degli inquirenti è che la Promosud di Lucibello si volesse inserire in grandi affari con le ferrovie. A Brescia gli inquirenti hanno ora cominciato ad analizzare tre faldoni sui «collegamenti societari» della Promosud, uniche carte sequestrate a Lucibello con i lloppy disk di Daniela Sodini, segretaria dell'associazione. E ancora. Nell'inchiesta, sospettati di essere «soci occulti» della società, sono entrati due nomi famosi a Tangentopoli: Maurizio Prada, ex cassiere della de milanese («è come se si dicesse che sono socio della Spectre», ha subito smentito) e l'ex vicesindaco di Milano, Antonio Intiglietta (Movimento popolare). Ma che cos'è la Promosud? E come hanno imboccato gli inquirenti la pista di questa sconosciuta società che appena nata ha attirato la curiosità della Guardia di Finanza? Lucibello ha subito spiegato che la Promosud non aveva nulla a che fare con le ferrovie, ma avrebbe dovuto offrire; informazioni per agevolare l'accesso, anche ai contributi Ue, per creare lavoro al Sud. E ha aggiunto: «Nella Promosud sono circolate zero lire». Quali elementi hanno allora mosso gli inquirenti? Prùna di tutto i nomi dei soci della società. In un certificato firmato dal notaio milanese Giambattista Trabace si legge che l'associazione Promosud e stata costituita il 25 giugno '96 con «atto numero 36390/2306 da registrare nei termini tra i signori Lucibello Giuseppe, Sodini Daniela Maria, Spada Fabio e Agresti Vincenzo». E Agresti e un nome già entrato nell'inchiesta. Nel capitolo del rapporto del Gico di Firenze dedicato ai viaggi di Lucibello su aerei privati tra Milano e Ginevra, città dove risiedeva il banchiere Pacini clie si era costituito ad Antonio Di Pietro il 10 marzo '93, si parla di un volo andata e ritorno fatto il 4 maggio '93 dall'avvocato con Agresti «cointeressato in alcune società tra cui la Promosud». Altre volte i suoi compagni di volo sono Daniela Sodini, poi socia nella Promosud: Patrizia D'Adamo, figlia del costruttore Antonio D'Adamo, altro cliente di Lucibello e Antonio Simone, ex consigliere regionale della Lombardia, anche lui del Movimento popolare. In questo gruppo di amici Agresti aveva un ruolo delicato. A raccontarlo ai magistrati e stato un testimone, Pierluigi Manfredini, che sapeva molte cose anche sulla Promosud, l'ultima trovata di Lucibello. Per anni suo fiscalista, dal '94 anche legale rappresentante della Onder (società lussemburghese di Pacini Battaglia, proprietaria dell'immobile in via Santa Barnaba 39, dove ha casa e studio l'avvocato) Manfredini è stato convocato come persona informata sui fatti, venerdì 11 ottobre dai pm di La Spezia, Alberto Cardino e Silvio Franz. Dopo l'iscrizione di Di Pietro sul registro degli indagati e il passaggio dell'inchiesta a Brescia ha reso una nuova testimonianza: avrebbe parlato di valigie di soldi da Pacini per l'avvocato e di strani affari. Un teste credibile? Di certo il fiscalista era già finito nei guai lo scorso gennaio per una vicenda di timbri falsi, ima storia in cui si sente vittima di qualcuno che frequentava il suo studio. Ai pm ha descritto il suo collaboratore Agresti, l'amico di Lucibello, come colui che era incaricato di compilare le dichiarazioni dei redditi della famiglia Di Pietro. Tutti ì faldoni intestati Di Pietro, secondo Manfredini, vennero portati via da Agresti mentre lui e le sue segretarie erano state convocate in Questura per gli interrogatori sui timbri. Oltre i soci, a incuriosire gli inquirenti è poi la sede milanese dell'associazione senza scopi di lucro. Il primo e unico consiglio d'amministrazione della Promosud si riunisce giovedì 11 luglio non a Salerno ma a Milano, in via Pantano 15. E l'assemblea delibe¬ ra - secondo punto dell'ordine del giorno - d'istituire a quell'indirizzo la sua sede secondaria. E' lo stesso recapito di Maurizio Prada, difeso in Mani pulite anche da Lucibello. «L'avevo conosciuto nel giro democristiano», ha spiegato Prada. L'amicizia tra i due avvocati è tale che Lucibello viene ospitato per mesi da Prada, mentre finiscono i costosi lavori di ristrutturazione del suo studio, avuto in affitto dalla Onder di Pacini. «Un'operazione ben poco vantaggiosa per la società», ha detto ai pm Manfredini, producendo il contratto di locazione per 52 milioni e mezzo l'anno per sei anni. Tra le carte agli atti dell'inchiesta c'è poi lo statuto della Promosud, 23 articoli, più cinque pagine con schemi d'intervento possibili e personaggi da coinvolgere. In sostanza, la Promosud si proponeva con un'attività di consulenza a tutto campo sia per i finanziamenti in arrivo da Bruxelles (nei settori ambiente, turismo, industria, comunicazione-trasporti) che per interventi «non finanziabili», ovvero convenzioni con la Regione Lombardia per ricoveri, per iniziative con la Confcommercio e altre associazioni di categoria. A pagina 1, nello schema intitolato «Strut- ture professionali di supporto con compiti istruttori» sono indicati «Area Sanità, assessorato Regione Lombardia» e ((Area ferrovie, aw. Lucibello». A pagina 2 del documento, di questa strana società, ci sono alcuni personaggi indicati solo con nomi e incarichi: «Maurizio, collegamenti; Walter, Regione Campania...» e così via. Quanto ai «supporti e alle consulenze» nello schema in mano ai pm è scritto: «Finanziario, Europartner, Malocchi; Immagine, Promotion Italia, Diego Masi (ex de, deputato di Rinnovamento, ndr)». Chiara Beria di Argentine L'ipotesi degli inquirenti è che il legale puntasse ai grandi affari delle Fs gil senatore Antonello Falomi - sono frequenti le critiche verso le posizioni più garantiste espresse in questo ultimo periodo nel partito». E ieri mattina questo umore mirino petti ne: «Se lui pensa di mettersi per conto proprio in questo contesto bipolare, fa la fine di Ross Perot...». Fabio Martini Giuseppe Lucibello già avvocato di Pacini Battaglia Giuseppe Lucibello già avvocato di Pacini Battaglia