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Mercedes controcorrente «Serve un fisco diverso» Crescono in Italia il fatturato e le vendite Mercedes controcorrente «Serve un fisco diverso» ROMA. In un mercato che langue la Mercedes-Benz Italia va controcorrente. Non solo, ma si prepara a ulteriori balzi in avanti nel '97 con l'arrivo di nuovi modelli, in primis la Classe A, un compatto monovolume che sarà prodotto in 270.000 unità annue fra Germania e Brasile e posto in vendita in ottobre (prezzi da 30 a 40 milioni). E' un bilancio positivo quello che Jochen Prange, presidente della società, ha illustrato ieri a Roma: «Noi la crisi non l'abbiamo sentita. Venderemo oltre 37 mila auto con un incremento dell'8,l%sul'95». Le cifre: il 1996 si chiude con un utile di bilancio intorno ai 40 miliardi su un fatturato complessivo che viene stimato in 2825 miliardi (2472 l'anno scorso), di cui 2095 nel settore auto (contro 1723) e 730 in quello dei veicoli industriali. «La nostra quota di mercato - dice Prange - sale al 2,1%. Ma l'anno di svolta sarà il prossimo, in cui contiamo di vendere 47 mila vetture». Un volume che significa una crescita del 26% e una quota del 2,5%. Il fatturato complessivo toccherà i 3445 miliardi (+21,9%). Il presidente della Mercedes- Benz Italia, ricordando come il nostro Paese sia per la Casa di Stoccarda il secondo per l'export (il primo sono gli Usa), ha sottolineato come questi obiettivi ambiziosi nascano da basi solide, tra cui il successo dei nuovi modelli, il contenimento dei costi di produzione, il nuovo rapporto di cambio tra lira e marco. Prange prevede che anche nel '97 il mercato dell'auto sarà «stazionario». «In Italia è appesantito da eccessive pastoie burocratiche e dalla discriminazione fiscale nei confronti delle grosse cilindrate». Secondo Prange, misure in questo campo offrirebbero al mercato «sostegni maggiori e più stabili rispetto alla concessione di incentivi di tipo francese». [m. fe.] Jochen Prange presidente Mercedes Italia