«Così manderemo in congedo il servizio di leva»

«Così manderemo in congedo il servizio di leva» Il sottosegretario alla Difesa: la nuova ferma durerà da 3 a 5 anni e ci si potrà arruolare anche in polizia e Finanza «Così manderemo in congedo il servizio di leva» Brutti: entro il2003 l'esercito sarà composto soltanto da volontari ROMA. La ferma di leva, nella forma attuale, sembra destinata a trasformarsi profondamente fino a scomparire. Nel giro di cinque anni le forze annate dovrebbero arrivare a essere formate solo di volontari professionisti. Ad affermarlo è il sottosegretario alla Difesa, Massimo Brutti, del Pds, che ha partecipato al seminario che il suo partito ha organizzato ieri a Roma. «Nei prossimi due anni sperimenteremo il reclutamento su base volontaria, al fine di valutare gli aspetti positivi e negativi dell'iniziativa» ha detto Brutti. L'operazione dovrebbe scattare a fine '98 per arrivare nel giro di cinque anni a un esercito di soli volontari. Ma occorrerà ha spiegato Brutti - una ferma lunga, dì tre o cinque anni, con la garanzia di proseguire il rapporto professionale con lo Stato. Trascorso questo termine i militari dovranno cioè trovar posto nei Carabinieri, nella Polizia, nella Guardia di Finanza e nella Guardia Forestale. Nel periodo intermedio la ferma sarà ridotta a soli sei mesi. «Ma questo è solo un passaggio temporaneo, non un obiettivo sul quale soffermarsi», ha detto Brutti. Sulla stessa lunghezza d'onda di Brutti c'è Pietro Folena (Pds), per il quale «è evidente che in futuro le forze armate saranno piccole, efficienti e professionalizzate. Per affrontare questo delicato problema è però necessario che la sinistra «si liberi di ogni residuo ideologico antimilitarista e del sospetto sulle carenze di idealismo democratico tra i militari». Ma il progetto Brutti ha subito fatto discutere. La proposta del senatore Stelio De Carolis (pri) è ancora più drastica. Per De Carolis è preferibile «abolire subito xa leva anziché ridurla. Abbreviare la leva a dieci mesi non aiuterebbe a ridurre alcun problema, dei tanti che trava¬ gliano le forze armate. Anche se l'addestramento dei nostri giovani era e resta molto precario, si impone comunque un ripensamento totale del modello di Difesa. E sarebbe assurdo non tener conto dell'opinione di quei cittadini italiani, e sono molti, che attraverso numerosi sondaggi si sono pronunciati chiaramente e ripetutamente per la fine della leva obbligatoria». De Carolis ha quindi chiesto che venga istituito il Servizio Nazionale Civile. Massimo Paolicelli, portavoce nazionale dell'Associazione Obiettori non violenti, ha invece bocciato sia l'ipotesi dell'esercito professionale sia l'abolizione della leva. Secondo lui il problema «non poggia sull'ipotesi leva sì o leva no ma sulla finalità dello strumento. Bisogna valutare se l'Italia debba essere difesa con le armi o senza. Optando per un esercito professionale si arriva ad affidare la Difesa sol¬ tanto alle anni, in quanto l'intero sistema del servizio civile verrebbe meno. Non si deve poi dimenticare che un esercito di volontari ha un costo considerevole, e cioè almeno quattro volte di più del servizio di leva attuale. Per realizzare il nuovo modello di difesa occorrerebbero centomila miliardi in più in 15 anni». «Siamo contrari a delegare la difesa a un corpo di professionisti della guerra separato dalla società civile - ha affermato Alfio Nicotra, responsabile del Prc per la pace - se si vuole cancellare la leva, come inopinatamente continuano a proporre Brutti e il Pds, occorre sapere che bisogna cancellare l'art. 52 della Costituzione. Non saremo certo noi ad ammettere revisioni, surrettizie o de facto, della nostra carta costituzionale». I parlamentari Mussi, Ruffino e Chiavacci chiedono invece di creare un nuovo Servizio Civile Nazionale, d'accordo con De Carolis. «Perchè - dicono - si tratta ^i un servizio per natura diverto dal servizio militare, pur se a esso complementare, che deve godere di ampia autonomia. Gli ambiti nei quali sarà destinato a operare sono stati individuati nell'assistenza a persone di fasce sociali a rischio, nella Protezione civile, nella salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio artistico, nella cooperazione e nella solidarietà internazionale e nella promozione della pace», [r. r.] | Entro cinque anni l'esercito di leva scomparirà: nelle Forze armate entreranno soltanto volontari professionisti

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