Los Angeles, guerra per John Wayne di Franco Pantarelli

Si dimette l'altro inquisito il ministro dell'Istruzione della regione vallone Grafé USA Ma per protesta contro il comandante nero caserme piene di poster del «mito» Los Angeles, guerra per John Wayne 77 capo dei pompieri: via le foto di un simbolo razzista NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Succede una cosa strana, da qualche settimana, nelle stazioni dei vigili del fuoco dell'area di Los Angeles: di colpo, alle loro pareti hanno preso a spuntare ogni giorno nuovi poster di John Wayne. Vestito da cow boy o da marine, ma sempre eroico, l'attore morto nel 1979 sembra essere all'improvviso tornato il mito di un tempo, capace di ispirare addirittura i pompieri californiani fra una corsa sulle loro scenografiche autobotti e un coraggioso salto nel fuoco per salvare qualcuno. Una di quelle «riscoperte» che ogni tanto, misteriosamente, si verificano? Non proprio. Anzi di misterioso in questa storia c'è talmente poco che il capo supremo dei pompieri di Los Angeles ha istituito una commissione speciale, le ha affiancato un comitato di esperti e l'ha incaricata di indicare una soluzione al problema. Il quale problema è nato con la nomina a capo della stazione dei pompieri di Carson, appunto nell'area di Los Angeles, di un signore di nome Daniel Scott. Il suo primo provvedimento, appena nominato, è stato di natura «culturale»: ha rimosso da una parete del suo ufficio un grande poster di John Wayne che era appeso lì da almeno una ventina d'anni. La ragione? Scott è nero e John Wayne, oltre ad aver simboleggiato sullo schermo la superiorità dei bianchi americani, era anche un razzista di suo, lo aveva pubblicamente proclamato lui stesso in una famosa intervista a «Playboy» del 1971 e Daniel Scott non aveva nessuna voglia di guardare la sua faccia ogni giorno. Ma i pompieri bianchi non hanno gradito. E siccome non potevano far nulla contro il gesto di Scott (in fondo lui nel suo ufficio può appendere i poster di chi gli pare) hanno inondato le proprie stazioni sparse nell'area di Los Angeles di ritratti del leggendario «Duke». Meglio una «guerra dei poster» che una guerra vera, si sono detti i responsabili dell'«armonia» fra le razze. Ma siccome la cosa si è inserita sullo scontento sindacale dei vigili del fuoco californiani, di cui fa parte anche la rabbia dei bianchi per il fatto che secondo loro i neri vengono promossi più rapidamente grazie alla «affirmative action» (la legge che con un referendum la California ha appena deciso di abolire), ecco che si è resa necessaria la commissione speciale di cui sopra. Insomma, dopo essere stato il simbolo delle «ragioni» dei bianchi contro gli indiani, del coraggio dei soldati americani contro tutti i cattivi del mondo, nonché dell'uomo tranquillo e mansueto che chiede solo di essere lasciato in pace e che solo di fronte all'ingiustizia diventa una belva, a 17 anni dalla morte John Wayne si è ritrovato di colpo al centro di una disputa sindacal-razziale. Franco Pantarelli John Wayne, incarnazione del coraggio americano in decine di film di guerra e western, morì nel 1979 Nel '71 dichiarò che i neri erano diversi dai bianchi perché non erano in grado di assumere ruoli di guida nella società

Persone citate: Daniel Scott, John Wayne

Luoghi citati: California, Los Angeles, New York