A Cuba, con i soldi della tangente

Aveva già il biglietto per il volo e a casa la valigia era pronta Ai carabinieri che lo arrestavano ha urlato: «Sono vittima di un complotto» Anacapri, pronto a partire grazie a un certificato che attestava una malattia il Cuba, con i soldi della fungente Arrestato consigliere, aveva 50 milioni in tasca *Ms « » ACAPRI VEVA già fatto la valigia, e in tasca gli hanno trovato il biglietto aereo e un certificato medico falso che attestava, per dodici giorni a partire da oggi, una dolorosissima lombosciatalgia. Per Antonio Gioffi, 49 anni, consigliere comunale ad Anacapri, quel pezzo di carta firmato da un medico compiacente significava il passi per il paradiso: non quello dell'isola di Tiberio, perla del golfo di Napoli, ma l'altro, senza dubbio più esotico, di Cuba. I mari del Sud lo aspettavano per una vacanza con i fiocchi: gli avrebbero offerto anche la compagnia di due estroverse ragazze dell'Avana, di cui l'intraprendente capogruppo di una lista civica aveva annotato nomi e indirizzi sull'agenda. Nemmeno i soldi erano un problema. Ne aveva tanti con sé: cinquanta milioni in banconote di piccolo taglio, frutto di una tangente che non è servita a realizzare un sogno, ma a spalancare le porte del carcere di Poggioreale. E così, invece di prendere il sole sulla spaggia di Cajo Largo, Antonio Cioffi sta trascorrendo le sue giornate in una cella umida e fredda. I carabinieri lo hanno arrestato nel momento esatto in cui incassava la mazzetta nascosta in un raccoglitore di cartone. Mentre gli mettevano le manette, il consigliere ha gridato, come spesso accade, al complotto: «Qualcuno ha messo i soldi nella cartellina a mia insaputa - si è giustificato -. Dovevo ricevere solo delle pratiche da studiare». Quando? Nei prossimi giorni. Dove? A Cuba, naturalmente. I magistrati non rivelano l'identità dell'imprenditore vittima della concussione. Di lui, però, si sa che ha vinto con tutti i crismi della legalità un appalto da due miliardi e mezzo per la costruzione di due serbatoi dell'acquedotto del Comune di Anacapri. Nonostante ciò, Antonio Cioffi avrebbe preteso il cinque per cento dell'importo complessivo dei lavori. Altrimenti? «Farò di tutto per ritardare l'iter dei finanziamenti ? dei mandati di pagamento, e giuro che ci riuscirò», avrebbe minacciato il capogruppo della lista civica che ha l'imprimatur di Forza Italia. Non poteva immaginare, il consigliere, che il direttore dei lavori della società presa di mira è anche un consulente della procura della Repubblica di Torre Annun¬ ziata. Con questo presupposto, era inevitabile che la notizia della richiesta di una tangente arrivasse agli inquirenti. La trappola è scattata ieri mattina, giorno in cui Antonio Cioffi avrebbe dovuto incassare la prima tranche della mazzetta: cinquanta milioni. I carabinieri in borghese lo hanno tenuto d'occhio mentre aspettava che l'imprenditore prelevasse i soldi in banca. Le manette sono scattate nel momento in cui il consigliere contava le banconote. «Qualcuno ha voluto incastrarmi, sono vittima di un complotto politico» ha gridato prima di essere portato in carcere. L'arresto è anche al centro di un piccolo giallo politico: il coordinamento provinciale di Forza Italia, infatti, ha reso noto che il club fondato dal consigliere comunale di Anacapri non è mai stato iscritto al movimento, ma che Cioffi è stato egualmente espulso «per i gravi fatti di corruzione che lo riguardano in quanto ha fatto dichiarazione di appartenenza a Forza Italia». Fulvio Milone Aveva già il biglietto per il volo e a casa la valigia era pronta Ai carabinieri che lo arrestavano ha urlato: «Sono vittima di un complotto»

Persone citate: Antonio Cioffi, Antonio Gioffi, Cioffi, Fulvio Milone, Torre Annun

Luoghi citati: Anacapri, Avana, Comune Di Anacapri, Cuba, Napoli