Monopoli alla sbarra dell'Antitrust di V. Cor.

Fusi: «Si sblocchino i fondi» Istruttoria dell'Authority per «abuso di posizione dominante sul mercato» Monopoli alla sbarra dell'Antitrust Visco: è già pronta la legge per privatizzarli ROMA. Colpa di una sigaretta, anzi di una marca di sigarette. I Monopoli di Stato sono stati chiamati alla sbarra dell'Antitrust, l'accusa è di aver abusato della loro posizione dominante nei confronti di una società straniera. Ma c'è anche un altro aspetto che il garante del mercato sta vagliando: l'ipotesi di una «posizione dominante collettiva», visto che i Monopoli, collegati alla Philip Morris con cui hanno un contratto di produzione su licenza, hanno una situazione tale da far pensare ad un vero e proprio «trust». Infatti i Monopoli sono a tutt'oggi il solo importatore di tabacchi manifatturati e possiedono l'unica rete nazionale di distribuzione. A far scattare l'istruttoria dell'Antitrust è stato un esposto della Ita, una società che intendeva commercializzare in Italia una nuova linea di sigarette, fabbricate in Germania, con il marchio «Trussardi». Ma, quando si vuole commercializzare una marca di sigarette, bisogna chiedere un parere ai Monopoli, che devono darlo. Questo nel caso della Ita, dice l'esposto, non è accaduto. «L'omessa, o ritardata, risposta alle richieste di inserimento in tariffa delle sigarette prodotte da un'impresa concorrente - rileva l'Antitrust - possono rappresentare una forma di sfruttamento abusivo delle prerogative che la legge conferisce all'amministrazione dei Monopoli. Così come appaiono un abuso di posizione dominante le limitazioni imposte contrattualmente dai Monopoli alle quantità di tabacchi lavorati destinate alla vendita in Italia». Insomma, una situazione che può influire sull'accesso dei concorrenti al mercato, in quanto possono essere importate nel nostro Paese solo marche di sigarette che abbiano ottenuto l'inserimento nelle tabelle dei prezzi stabilite dal ministero delle Finanze. Secondo i dati raccolti dall'Antitrust oltre la metà delle sigarette vendute in Italia nel 1995, per un valore di circa 9090 miliardi, è stata prodotta dai Monopoli, su questo 59,17 per cento una quota del 17,03 è rappresentata da sigarette fabbricate su licenza della Philip Morris. Ma, sommando le importazioni alle marche prodotte su licenza, la Philip Morris ormai si aggiudica da sola il 51,55 per cento dei 17.715 miliardi che rappresentano il totale del mercato italiano. La notizia dell'istruttoria Antitrust ha avuto un'eco immediata al ministero delle Finanze, dove hanno una soluzione al problema: vendere i Monopoli. Visco ne aveva già parlato quando del caso si era occupata la Commissione europea per la concorrenza, dicendo che la posizione anomala dei Monopoli ne consigliava la cessione ai privati. Il ministro aveva predisposto un decreto per avviare la dismissione ed ora le misure varate da Visco sono state inserite in un disegno di legge già approvato dal governo. [v. cor.]

Persone citate: Philip Morris, Trussardi, Visco

Luoghi citati: Germania, Italia, Monopoli, Roma