«Ancora presto per tagliare i tassi» di Raffaello Masci
«Il Tesoro paga i saggi di mercato e il costo del debito pubblico è già calato» «Il Tesoro paga i saggi di mercato e il costo del debito pubblico è già calato» «Ancora presto per tagliare i tassi» Fazio: l'inflazione media annua è al3,8% ROMA. Antonio Fazio ha raggelato gli entusiasmi di chi si aspettava una imminente discesa dei tassi dopo la lusinghiera performance dell'inflazione negli ultimi mesi. Il governatore della Banca d'Italia, parlando a Basilea in occasione dell'incontro mensile del G-10, ha detto che si, il fenomeno inflativo lascia ben sperare, ma a fine anno l'Italia avrà pur sempre una inflazione media del 3,8 per cento, e dunque bisognerà aspettare prima di procedere ad una riduzione del tasso ufficiale. E' stata una vera e propria doccia fredda, con buona pace di quanti aspettavano una più mite scelta da parte del Governatore, ivi compreso il presidente del Consiglio Romano Prodi che, da Torino, ha fatto sapere che «il Paese ha diritto ad avere benefici dal calo dell'inflazione» e che l'appello da lui fatto alle banche la scorsa settimana perché ritoccassero i tassi di mercato, potrebbe essere reiterato se le cose non cambieranno. «L'inflazione media annua si attesterà a fine anno al 3,8%, ma per sapere se la direzione imboccata è definitivamente quella giusta, occorrerà attendere ancora qualche settimana - ha detto Fazio svicolando deliberatamente sul tema «diretto» dei tassi - dopo di che avremo una serie di dati che ci faranno capire se stiamo o no camminando con sicurezza in quella direzione». Il Governatore della Banca d'Italia ha rilevato come nel no- stro Paese ci sia ormai un «miglioramento molto netto del clima inflazionistico» e quindi «quello che è avvenuto ai tassi di interesse di mercato - ha aggiunto - a me sembra sostanzialmente giustificato». E questo è quanto, né più né meno: la parola tasso ufficiale non è stata neppure pronunciata. Il governatore infatti non comprende - ha detto - «questi discorsi secondo i quali occorra abbassare i tassi perché si riduca il costo del debito pubblico. I tassi che paga il Tesoro sono quelli di mercato - ha ricordato e questi sono scesi moltissimo. La Banca d'Italia sta guardando con grande attenzione alle prospettive di inflazione», ma non si lascia impressionare dalla rilevazione mensile (che darebbe l'inflazione sotto il 3%) e neppure dai dati tendenziali degli ultimi trimestri. «Non guardiamo tanto i dodici mesi - ha detto Fazio - quanto le medie sul più lungo periodo. Lamedia annua a fine '96 avevo detto che doveva scendere sotI to il 4% e infatti raggiungeremo il 3,8%, così co¬ me la media di fine '97 dovrà posizionarsi al di sotto del 3 per cento». E' chiaro dunque che, per prendere ogni eventuale decisione, la banca centrale attenderà l'evoluzione dei prezzi delle prossime settimane, cruciali per i consumi, come tradizionalmente accade sotto le feste natalizie. E insieme al trend inflazionistico bisognerà tenere d'occhio la situazione della lira: «Il cambio - ha detto - come avete visto ha resistito molto bene». Che comunque le cose possano evolvere verso una situazione favorevole per l'economia, è apparso chiaro anche ascoltando le parole del presidente della Bundesbank, Hans Tietmayer, portavoce del G-10 : «In molti Paesi - ha detto - si registrano accelerazioni dei tassi di crescita. Il fenomeno non è molto forte, ma coinvolge numerose nazioni». Buone notizie sul fronte prezzi anche in chiave internazionale: «L'inflazione - ha detto il presidente della Bundesbank - non preoccupa più di tanto, anche se le banche centrali devono mantenersi vigili». Riferendosi alla turbolenza dei mercati che ha segnato la fine della scorsa settimana, sia Tietmayer che il governatore della Banca d'Inghilterra, Eddie George, hanno rilevato come ci sia stata «una eccessiva reazione» ma che oggi «la situazione sembra essere più appropriata». Raffaello Masci Il segretario del pds Massimo D'Alema Il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio
Persone citate: Antonio Fazio, D'alema, Eddie George, Hans Tietmayer, Romano Prodi, Tietmayer
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