IL RISCATTO DELLA FINTA OCA «All'Alfieri Nata ieri di Kanin con la regia di Patroni Griffi»

IL RISCATTO DELLA FINTA OCA IL RISCATTO DELLA FINTA OCA AlVAlfieri «Nata ieri» di Kanin con la regia di Patroni Griffi ARTEDI' 10 dicembre alle 20,45 al Teatro Alfieri va in scena «Na1 ta ieri», di Garson Kanin, con la regia di Giuseppe Patroni Griffi e l'interpretazione di Valeria Marini, Duilio Del Prete, Stefano Santospago e Kaspar Capparoni. Repliche fino al 15 dicembre. E' la storia, notissima, di Billie, splendida oca, mantenuta di Brock, un ricco imprenditore che ha fondato il suo impero sulla raccolta di rottami. I due arrivano a Washington, dove Brock vuole corrompere un senatore che faccia passare un emendamento in grado di propiziargli buoni affari: qui però un giovane giornalista liberal, nemico dell'intrallazzo e del compromesso, riuscirà con la complicità di Billie, nel frattempo riscattatasi, a mandare a monte lo sporco affare. Scritta nel '46, immediato grande successo al debutto, «Nata ieri» deve la sua fortuna alla perfetta fusione tra argomento serio (l'intreccio tra malaffare e politica) e note brillanti (lo spumeggiare della poetica stupidità di Billie). Fondamentale il ruolo dell'interprete femminile, al debutto la fantastica Judy Holliday, che porterà lo stesso personaggio al cinema diretta da George Cukor nel '51. In un'altra versione cinematografica, del '93, la parte era ricoperta da Melanie Griffith. Unica versione teatrale italiana nel '48 con" Laura Adani, Mario Pisu e Franco Volpi. E adesso questa messinscena, tutta giocata sul richiamo della monumentale, bionda, eburnea Valeria Marini. Vi •-AnA Vi •-ALERIA Marini è come Los Angeles: più bella da girare in macchina che a piedi. Finché le guardi dai finestrini dell'auto, le strade della capitale del mondo sembrano invitanti, ma appena scendi a terra quel che prima ti incantava adesso ti deprime. Questo perché Los Angeles, come tutte le forme di spettacolo moderne, è stata concepita per essere guardata di corsa e attraverso un filtro. Il telespettatore che va a vedere la Marini a teatro è simile al turista motorizzato che, ammaliato dalle vetrine di Melrose Avenue, decida di parcheggiare e ripercorrere la strada da pedone. Resterà deluso. L'operazione commerciale è scaltra. Si prende una mozzarellona televisiva desiderabile (o una mozzarellina tout court, la Elia) e le si cuce addosso una commedia brillante o un musical come pretesto per una visione «live». Il pubblico accorre - lo ha fatto l'anno scorso MA ESISOLTAALLA

Luoghi citati: Los Angeles, Washington