Alta velocità a alto rischio? di Oreste Del Buono

Il Natale del consumismo, la laurea delle beffe LA LETTERA DI O.d.B. Alta velocità a alto rischio? Gentile Signor Del Buono, quando si è a conoscenza di qualcosa che potrebbe salvare vite umane, ma non lo si dice, si commette un crimine. Così, pur non espertissimo nel problema dei treni ad alta velocità in Italia, mi permetto di far notare che un approfondito studio francese, da me letto durante i Giochi Mondiali della Medicina di Saint-Malo in Bretagna tre anni fa, svelava con la massima limpidezza e un senso malcelato di costernazione impotente che i macchinisti del Tgv. precursore transalpino del nostro possibile Tav, vivono molto poco... dr. Alessandro Tripi, Modena medico chirurgo LE sue lettere, gentile dottor Tripi, contengono sempre avvertimenti e rivelazioni sensazionali. Ogni volta che leggo qualcosa di suo, non per sfiducia, ma per la rilevanza della comunicazione mi domando: sarà vero? E mi sorprendo a diffidare di tutto, persino che ci siano inai stati dei Giochi Mondiali della Medicina a Saint-Malo, eccetera. Ma prima o poi finisco per dirmi che la mia è una forma di difesa rispetto agli allarmi che lei ha il potere di scatenare con estrema facilità. «Vivono molto poco», lei afferma, «solo cinquantasei anni e qualche mese. Una tremenda realtà, di cui era del tutto ignoto il motivo. Non voglio necessariamente unirmi al coro di chi ritiene pazzesco spendere decine o centinaia di miliardi e sconvolgere almeno in parte l'assetto di un Paese - ben diverso Alta vea arisc locità lto hio? dalla pianeggiante Francia, molto più favorevole, dunque, ai treni ad alta velocità - per abbreviare di non più di un'ora circa, rispetto al Pendolino attuale, il viaggio Milano-Roma, preso a esempio anche se non è di certo questo l'unico vantaggio del Tav. Formulo, invece, alcune domande piccole, circoscritte, in apparenza modeste. Credo inquietanti però. Chi ha deciso il Tav sa che potrebbe costringere molti uomini a perdere quasi vent'anni di vita, dell'unica vita che abbiamo: E di questi uomini è stato sentito il parere, con quello delle mogli, nel caso? S'è pensato ai figli, specie piccoli? S'è poi scoperto, in Francia, qual è il vero motivo per cui vive cosi poco il macchinista d'alta velocità ferroviaria? Nel caso contrario come pensano i responsabili del Tav di rimediare? Se poi non ci fossero spiegazioni e rimedi, farci un'altra domanda: vale di più avere treni leggermente più veloci e adeguarsi meglio a una parte dell'Europa o allungare di quasi vent'anni la vita futura di alcune decine di esseri umani? Non posso dare la risposta io, che non avrei costruito la galleria del Sempione, a esempio, se avessi saputo prima con certezza che sarebbe morto anche un solo operaio durante lo scavo. Vorrà farlo qualcuno dei responsabili del Tav?». Oreste del Buono

Persone citate: Alessandro Tripi, Gentile Signor Del Buono, Tripi

Luoghi citati: Europa, Francia, Italia, Milano, Modena, Roma