Per i fiori la vita diventa più lunga

Per i fiori la vita diventa più lunga Per i fiori la vita diventa più lunga Tecniche di intervento contro l'etilene nelle serre TORINO. Se una «supercarota» può aiutare gli esseri umani a mantenersi giovani, la ricerca scientifica dà anche la ricetta per allungare la vita dei fiori. Per conservarli più a lungo una volta recisi si possono aggiungere nell'acqua dei composti chimici che si trovano nei negozi specializzati: per il crisantemo è valida una soluzione di diclorodimetilidantoina alla dose di 50 milligrammi per litro con l'aggiunta di un po' di saccarosio; per il garofano, invece, serve il nitrato d'argento con solfato d'alluminio e saccarosio. Ma - come osserva Elena Accati, del Dipartimento di Agronomia della Facoltà di Agraria di Torino affinché un fiore reciso si conservi a lungo c'è da fare, a monte, un complesso lavoro. Durante la coltivazione può, ad esempio, accadere che in serra vi siano elevati livelli di etilene (un gas prodotto dal naturale metabolismo delle piante), che si forma particolarmente in piante attacca- te dai funghi e nelle serre vicine a strade di grande traffico. Una volta recisi i fiori che si sviluppano in presenza di etilene avranno una durata ridotta. Il floricoltore può ridurre l'etilene inserendo nei ventilatori filtri con permanganato di potassio, non dannoso per le piante. Tra le pratiche colturali, l'irrigazione e la concimazione influenzano la durata del fiore reci¬ so. E' anche importante il momento della raccolta. «Sarebbe bene suggerisce la professoressa Accati - che i vari enti preposti alla divulgazione preparassero pannelli fotografici sulla scorta di quanto fanno gli Extension Service olandesi». Poi ci sono i piccoli segreti: il taglio del gambo, ad esempio, va fatto in linea obliqua, preferibilmente con un coltello e non con una forbice (che comprimerebbe una parte dello stelo), in modo da esporre all'acqua una parte ampia e garantire così un maggiore assorbimento. E ancora: il taglio va effettuato tra i due internodi delle foglie per facilitare l'assorbimento attraverso i canali linfatici. Quando si tratta di fiori con steli vuoti all'intento, come gli anemoni, il gambo andrebbe tagliato direttamente dentro l'acqua, in modo che l'aria non possa penetrare all'interno del gambo formando una bolla che impedirebbe un buon assorbimento. Per i fiori a stelo legnoso è invece consigliabile tagliare la base a croce, per uno 0 due centimetri nell'altezza dello stelo: si può anche usare il sistema della battitura o schiacciatura del gambo, effettuata con una pressione nella parte inferiore. Questa pressione non deve essere eccessiva per non rischiare di distruggere 1 canali di assorbimento. Gianni Stornello La vetrina di un fioraio. Anche per i fiori recisi crescono le possibilità di una lunga conservazione

Persone citate: Accati, Elena Accati, Gianni Stornello

Luoghi citati: Torino