Pensioni, salvi i minimi

Via agli emendamenti, martedì la Finanziaria a Palazzo Madama Via agli emendamenti, martedì la Finanziaria a Palazzo Madama Pensioni, salvi i minimi Da gennaio di nuovo il «fiscal drag» ROMA NOSTRO SERVIZIO Buone notizie per i pensionati: lo scatto di contingenza che partirà dal prossimo primo gennaio non sarà rimangiato dal fisco per i pensionati al minimo, grazie a una modifica introdotta in extremis all'articolo 3 della Finanziaria dalla commissione Bilancio del Senato. Stanziati più soldi anche per rifinanziare la legge Sabbatini, il commercio, il turismo e i parchi nazionali. Rimodulato il saldo netto da finanziare in funzione dell'introduzione nel collegato delle norme sull'eurotassa. Queste le maggiori novità varate dalla commissione Bilancio che ha anche approvato il bilancio di previsione per il 1997. Da martedì i provvedimenti saranno all'esame dell'aula. PENSIONATI. Aumentano le detrazioni fiscali per i redditi da lavoro dipendente per un importo complessivo di 200 miliardi. In particolare per i redditi fino a 9 milioni la detrazione viene portata a 312.000 lire e per i redditi compresi tra i 9 milioni e i 9 milioni e 100.000 lire a 275.000 lire. Nulla cambia per i redditi superiori. La norma serve in pratica ad evitare che lo scatto di contingenza si traduca per i pensionati al minimo in uno svantaggio per effetto dell'aumento dell'imposizione fiscale dovuto al passaggio ad uno scaglione di aliquota superiore. La copertura per aumentare le detrazioni ai pensionati è stata trovata riducendo gli importi del fiscal drag destinati ad aumento degli assegni familiari: in particolare gli importi precedentemente previsti vengono ridotti di 200 miliardi per ogni anno nel prossimo triennio. Quindi passano nel '97 a 1200 miliardi, nel '98 a 1300 miliardi. Pertanto l'aumento dell'importo degli assegni familiari prima fissato nel 20% per tutti e nel 25 per i nuclei comprendenti inabili sarà probabilmente ridotto al 18 e al 23%. La norma infatti è stata riscritta prevedendo un aumento «fino al 20» e «fino al 25» per cento con la possibilità di ridurre tali aumenti fino a concorrenza delle somme disponibili. La decisione è stata definita un «un atto di giustizia riparatrice» da Silvano Miniati, segretario generale della Uilp. «Meglio tardi che mai», ha aggiunto Miniati, che ha però osservato che «la vergogna del far pagare le tasse a chi vive con 680.000 lire al mese è stata evitata solo grazie alla tempestiva denuncia dei sindacati dei pensionati e del presidente della commissione Finanze della Camera. Evidentemente - dice Miniati - governo e Parlamento erano troppo impegnati nella gara a chi offre più privilegi alle lobby dei lavoratori autonomi in materia di cumulo pensione-redditi da lavoro, per potersi rendere conto degli effetti regressivi e penalizzanti della mancata restituzione del fiscal drag ai pensionati». PICCOLE IMPRESE. Vengono rafforzati alcuni interventi a favore dei settori produttivi. In particolare nelle tabelle della finanziaria aumentano di 50 miliardi gli stanziamenti per il rifinanziamento della legge Sabatini per l'acqui¬ sto di beni strumentali da parte delle Pmi. Trenta miliardi in più invece vanno al rifinanziamento della legge 317 per il commercio e 10 miliardi per il settore del turismo. Qualche lira in più anche ai parchi nazionali che potranno disporre nel '97 di 10 miliardi in più, mentre 20 miliardi aggiuntivi andranno al finanziamento della progettazione e realizzazione della linea ferroviaria del Brennero. «Si tratta - ha spiegato il relatore alla finanziaria Paolo Giarretta di una serie di piccoli interventi che si aggiungono a quelli già in¬ trodotti nel collegato, e cioè i 100 miliardi per l'artigiancassa e 100 per il credito al commercio. Norme che servono a qualificare i provvedimenti anche dà un punto di vista del sostegno allo sviluppo». NUOVI SALDI. Il primo articolo viene riscritto tenendo conto dell'introduzione nel collegato dell'eurotassa. Quindi il saldo netto da finanziare in termini di competenza viene fissato in 100.100 miliardi (era fissato in 112.600) al netto di 16.754 miliardi per regolazioni debitorie. Il ricorso al mercato finanziario per il '97 viene fissato in 375.900 miliardi contro i 388.400 previsti prima. FLUSSI DI CASSA. Con un emendamento al bilancio vengono ulteriormente definiti i capitoli dove si operano le riduzioni legate alla norma sul controllo dei flussi di cassa inserita nel collegato. Si tratta di 37.000 miliardi così ripartiti: meno 12.500 al Tesoro, meno 5060 alla Difesa, meno 6000 alla Scuola e università, 7000 in meno all'Interno, 1230 alle Finanze, 550 ai Trasporti, 550 ai Lavori pubblici, 300 all'Ambiente e 220 ai Beni culturali. In sostanza la norma introdotta rappresenta una «pulitura contabile» e serve ad evitare che i fondi stanziati siano sul conto di tesoreria in misura eccedente alle esigenze. Ciò servirà anche ad evitare fenomeni come quello registrato all'inizio del '96 quando a causa di «tiraggi» di tesoreria fuori controllo si era determinato uno «sbandamento» del deficit. [r. r.] li ministro delle Finanze Vincenzo Visco

Persone citate: Miniati, Paolo Giarretta, Sabatini, Sabbatini, Silvano Miniati, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Roma