Ferrara: ora si merita un film
Ferrara: ora si merita un film Ferrara: ora si merita un film // regista di «Giovanni Falcone» «Come attore vorrei Placido» Se la vita è tutta un film, quella di Antonio Di Pietro lo è senz'altro di più. E qual titolo migliore di «Mani Pulite»? Non si può certo dar torto a Giuseppe Ferrara, regista di inclinazioni giudiziarie (al suo attivo opere come «Giovanni Falcone», «11 caso Moro», «Cento giorni a Palermo» e «Segreto di Stato»), se ha approntato un soggetto sull'ex magistrato più famoso d'Italia. Venti cartelle che cominciano con la storia di Mario Chiesa che getta nel water 7 milioni e segue l'odissea del pool di Milano. «Il soggetto l'ho scritto un anno fa - spiega Ferrara e arrivava lino al processo Cusani. Se comunque qualche produttore fosse interessato, oggi bisognerebbe aggiornarlo con le ultime disavventure di Di Pietro». Secondo Ferrara (che attualmente sta lavorando alla realizzazione di «Che Guevara: l'ultimo rivoluzionario» con Esai Morales) la difficoltà maggiore del progetto è la lunghezza: «Un film non può durare più di due ore - spiega - e gli eventi di questa storia sono davvero tanti. Per il resto gli ingredienti perché diventi un successo ci sono tutti: c'è suspense, poliziesco, giallo, ci sono i morti. Basti pensare al suicidio di Gardini, un episodio davvero inquietante che potrebbe essere ricostruito. I protagonisti del pool, comunque, non sarebbero degli eroi, ma delle persone molto severe che fanno il loro dovere. Il protagonista, ovviamente, sarebbe Di Pietro». La proposta è stata fatta anche a Cecchi Gori: «Ma la signora Rusic è stata ermetica nel suo silenzio - spiega Ferrara - temo che parlare di questo argomento al cinema possa in qualche modo intimorire». Ferrara ha proposto di far interpretare la parte di Di Pietro a Michele Placido, che ha già portato sullo schenno Giovanni Falcone. «Sarebbe perfetto per quel ruolo - spiega il regista -: l'origine proletaria di Michele si adatta benissimo al personaggio Di Pietro. Per gli altri mi piacerebbe Giancarlo Giannini, magari nel ruolo di Davigo». [r. L]
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