Una strage armata dalla gelosìa

Napoli, tr. teliti. L'uomo voleva riprendere la relazione con la ragazza Napoli, tr. teliti. L'uomo voleva riprendere la relazione con la ragazza Una strage armata dalla gelosìa Uccide ex fidanzata e madre: preso NAPOLI. La rabbia a lungo trattenuta e la gelosia che ha covato in una mente malata hanno fatto scattare la molla della follia. Può essere questa la spiegazione del dramma che si è consumato ieri sera a Barra, un quartiere alla periferia nordorientale di Napoli. Un uomo di 25 anni, Andrea Veneruso, ha scaricato la sua pistola contro cinque persone. Due di esse, Annunziata Lauro, di 21 anni, e la madre Patrizia Di Liberti, di 37, sono rimaste uccise. Le altre tre, parenti delle vittime, sono gravemente ferite. Alla sparatoria hanno assistito impotenti due bimbi di 6 e 7 anni e una ragazzina di 14. Dopo aver sparato, l'assassino è fuggito facendo perdere le sue tracce. Polizia e carabinieri hanno organizzato una gigantesca caccia all'uomo, bloccando tutte le vie di uscita dal quartiere. Ma l'omicida, che in un recente passato ha avuto una relazione con Annunziata Lauro, sembrava svanito nella notte. Lo hanno arrestato alcune ore più tardi in un quartiere vicino, San Giovanni a Teduccio. Le sequenze della sparatoria ricordano quelle di un film ambientato in una metropoli americana. Mancano pochi minuti alle 22, quando un gruppo di persone lascia la chiesa evangelica che si trova all'angolo fra via Mercalli e il corso Buozzi, nel quartiere Barra. L'atmosfera è serena, tra i fedeli che si avviano verso la fermata dell'autobus, a pochi metri dalla chiesa, vi sono anche tre donne e due uomini. Si tratta di Annunziata Lauro, di sua madre Patrizia Di Liberti, del padre Osvaldo Lauro, 41 anni, e di altri due parenti, Domenico Di Liberti e Angela Esposito, che hanno con sé i figli di 6 e 7 anni e una cugina di 14.1 cinque chiacchierano fra loro in attesa del bus, quando all'improvviso arriva Andrea Veneruso. Urla frasi sconnesse, minaccia e insulta Annunziata Lauro, quindi estrae una pistola dalla tasca e comincia a far fuoco. In via Mercalli è il caos. I passanti schizzano via in cerca di un riparo, terrorizzati da quel¬ l'uomo che spara all'impazzata senza sosta. Uno dopo l'altro cadono le vittime designate, sotto gli sguardi impotenti e atterriti dei bambini. Annunziata Lauro si accascia sul marciapiede senza un lamento, morta all'istante. Su di lei cade la madre, Patrizia Di Liberti. Il marito di quest'ultima, Osvaldo Lauro, cerca riparo dietro un'auto in sosta, ma un proiettile lo raggiunge alla schiena. Rimangono feriti anche Domenico Di Liberti e Angela Esposito. Qualcuno, tra la folla, riesce a dare l'allarme al 113. Ma quando la polizia arriva in forze, Andrea Veneruso è già fuggito. Scatta la caccia all'uomo: il quartiere è come cinto d'assedio, tutte le vie d'uscita sono controllate dagli uomini in divisa armati di mitra, ma dell'assassino non c'è più traccia. Verrà catturato solo intorno alla mezza¬ notte. Vengono anche avviate le prime indagini. A poco a poco gli inquirenti riescono a ricostruire il movente della sparatoria. I testimoni e gli amici delle vittime raccontano che Andrea Veneruso era stato per sei anni fidanzato di Annunziata Lauro. Un amore tormentato, forse a causa della gelosia di lui. Quattro mesi fa, Annunziata aveva detto basta a quella relazione di cui si sentiva sempre più prigioniera. Andrea, però, non sapeva rassegnarsi alla fine di un legame che per lui era diventato una ragione di vita..; - elle ultime settimane aveva tentato più d'una volta di avvicinare la donna che continuava ad amare nonostante tutto, ma ogni tentativo di approccio si era rivelato inutile. Ieri sera, la follia è esplosa. Fulvio Milone L'assassino ha atteso le vittime all'uscita dalla chiesa evangelica e poi ha sparato all'impazzata Un carabiniere e un poliziotto controllano il cadavere di Annunziata Lauro, 21 anni, uccisa a Napoli con la madre Patrizia. Nella foto sopra, un passeggino abbandonato sul luogo della sparatoria

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