Ammessi in Italia, per legge

Napolitano: era un atto dovuto. Gaspara (An): per il futuro chiediamo espulsioni più rapide Napolitano: era un atto dovuto. Gaspara (An): per il futuro chiediamo espulsioni più rapide Ammessi in Italia, per legge Approvata sanatoria per 210 mila immigrati ROMA. C'erano una volta in Italia 210 mila immigrati ai quali lo Stato aveva chiesto di autodenunciarsi, garantendo che, nel rispetto della legge, la loro posizione sarebbe stata regolarizzata. Da ieri, quei 210 mila extracomunitari possono tirare un sospiro di sollievo. Il decreto Dini, grazie al quale si sarebbero potuti mettere in regola, era infatti decaduto. Ma ieri pomeriggio alle 3 la Camera ha varato il disegno di legge che li salvaguarda: è passato con 261 sì, 126 no, e 2 sole astensioni. Nel frattempo, nelle more dell'approvazione, il ministro Napolitano aveva chiesto a questure e prefetture di sospendere i provvedimenti di rimpatrio forzato, che altrimenti sarebbero stati inevitabili. Ma mentre 210 mila lavoratori non europei, ospiti del nostro Paese, tirano un sospiro di sollievo, i politici trovano un'ulteriore occasione di polemica. Anche perché in vista c'è la legge-quadro sull'immigrazione che il governo presenterà entro il 31 gennaio 1997, e per la quale l'opposizione ha già avanzato richieste. An e Lega vogliono espulsioni più efficaci di quanto non sia per ora previsto. Maurizio Gasparri di Alleanza Nazionale ha rilasciato ieri dichiarazioni prima e dopo il voto della Camera, ma dichiarazioni che vanito nella stessa direzione: «Ci rivedremo l'anno prossimo. Le espulsioni devono essere più celeri. Ci vuole solidarietà, ma bisogna tener presente anche la sicurezza dei cittadini italiani. In questo disegno di legge queste cose non ci sono: nel prossimo, ci impegneremo perché ci siano». La Lega, invece, si scaglia contro il governo, ma trapassando anche An: «La moratoria sugli immigrati è stata approvata grazie al comportamento vergognoso assunto dal centro-destra che ha mostrato di opporsi al decreto solo a parole» ha detto Dozzo della Lega Nord. Mentre il deputato Borghezio ha detto che la Padania denuncerà l'Italia a Bruxelles perché il «meraviglioso acquario di 210 mila pesciolini immigrati serve a nascondere i terroristi internazionali». Il minitro Napolitano ha invece definito il provvedimento «non una sanatoria ma un atto dovuto». E ha promesso al Parlamento una relazione informativa sulla situazione degli immigrati in Italia, prima della fine di gennaio dell'anno prossimo. Un atto dovuto è stato definito il provvedimento anche da Gloria Buffo del pds. In aula, durante la discussione è scoppiato un duro scontro verbale tra il capogruppo dei ecd-edu, Carlo Giovanardi, e Ramon Mantovani di Rifondazione Comunista che aveva accusato il Polo di scarsa sensibilità nei confronti degli immigrati. L'esponente dell'opposizione ha replicato che «da un comunista non pen¬ tito, complice e sostenitore di regimi comunisti come Cuba, Vietnam e Albania, i più grandi fabbricanti di profughi a livello mondiale, non accettiamo lezioni». Un dibattito che ha dimostrato che il livello di discussione sui problemi reali della società in Parlamento non è diverso che in un qualsiasi luogo frequentato a scopo di ricreazione. Soddisfazione è stata espressa invece dall'associazione «Nero e non solo»: «E' un segnale positivo, ma aspettiamo una legge organica» ha detto il coordinatore Giampiero Cioffredi. Perplessa, invece la Rete Antirazzista: «siamo preoccupati perché il governo si è impegnato con l'opposizione a una futura legge che va in direzione molto diversa dall'attuale». La Caritas, infine, ricorda che lo sviluppo economico del Paese «ha bisogno di un milione e mezzo di braccia di extracomunitari», [r. r.] L'IMMIGRAZIONE Al RAGGIX REGOLARIZZAZIONI (EFFETTO DECRETO DINI) 210.000 IN VIA Dl REGOLARIZZAZIONE 45.000 ESPULSIONI (1996) RICHIESTE 30.000 ESEGUITE 4.454 RESPINTIALLA FRONTIERA 44.960 ARRESTATI 1995 23.000 1996 (AL 30 SETTEMBRE) 15.000 DETENUTI (SETTEMBRE) 9.474* (* 18% del totale carcerati) Fonte: Ministero dell'lnterno Immigrati in coda per il permesso di soggiorno

Luoghi citati: Albania, Bruxelles, Cuba, Fonte, Italia, Roma, Vietnam