Record a Pavia, 23 anni senza Iva

La titolare avrebbe occultato un giro d'affari di oltre diciotto miliardi in otto anni La titolare avrebbe occultato un giro d'affari di oltre diciotto miliardi in otto anni Record a Pavia, 23 anni senza Iva «» ■ «Farmacia inesistente» denunciata dalla Finanza PAVIA. L'evasione, secondo la Finanza, è di quelle storiche: 23 anni senza tasse, in allegria, grazie ad una partita Iva «di fantasia». E' la storia di una farmacia inesistente per il Fisco, scoperta dopo la rituale «complessa indagine» a Marzano, alle porte di Pavia: 18 miliardi di giro d'affari accertato in 8 anni (gli altri sono in prescrizione), scontrini in apparenza regolarissimi, in realtà sconosciuti agli uffici. Le Fiamme gialle dicono che il Fisco ora aspetta un miliardo e 712 milioni di Iva, più altri 3 rniliardi e mezzo già accertati ma che potrebbero ancora essere dichiarati. Il sostituto procuratore Giuseppe Bruno ha chiesto il rinvio a giudizio. Ma la titolare della farmacia (Ro¬ sa Parisio, 63 anni, che gestisce anche un «dispensario», una succursale), si difende, parla al Tg3, dice che «neanche la più grossa farmacia d'Italia potrebbe avere un giro d'affari così» e che non ha inventato assolutamente nulla: «La partita Iva mi è stata data dal mio commercialista del tempo. Mi sento tranquilla perché non mi sento assolutamente una ladra colossale». Tutto è nato da un «censimento toponomastico» delle attività commerciali. I finanzieri sono arrivati alla farmacia, hanno verificato la contabilità ed hanno scoperto che mancavano del tutto le scritture contabili obbligatorie, ma che c'erano agende su cui erano annotate le vendite ed hanno compilato la li¬ sta delle evasioni (undici, per ora soltanto presunte). In sintesi: omessa dichiarazione annuale dell'Iva per gli anni che vanno dall'88 al '95 e, per lo stesso periodo, presentazione di dichiarazioni dei redditi con dati incompleti per evitare la classificazione di evasore totale, esercizio di commercio al dettaglio senza l'autorizzazione amministrativa, omessa conservazione degli scontrini di chiusura giornaliera e del giornale di fondo, evasione sulla tassa di concessione governativa per 300 mila lire, omesso pagamento della tassa di concessione comunale per l'autorizzazione arnministrativa alla vendita al dettaglio, più l'omessa annotazione di beni viaggianti nel ■ Una pattuglia della Finanza registro di carico. Il rischio, per la signora Parisio, è alto: oltre alle sanzioni in denaro, l'arresto fino a due anni. E rimane una domanda senza risposta: come hanno fatto gli uffici Iva a non accorgersi, in 23 anni, della «partita fantasma»? Emanuela Ferrandi

Persone citate: Emanuela Ferrandi, Giuseppe Bruno, Parisio

Luoghi citati: Italia, Marzano, Pavia