Lite assassina per un nome

Benevento: lei voleva chiamare la figlia Angela, lui Elisa Benevento: lei voleva chiamare la figlia Angela, lui Elisa lite assassina per un nome «La nuora gli disubbidiva, l'ha uccisa» NAPOLI. La consuetudine di chiamare i nipoti come i nonni è sentita anche e soprattutto nel profondo Sud, ma e difficile immaginare alle soglie del Duemila che la violazione di questa «regola» possa provocare addirittura un omicidio. Eppure è accaduto proprio qualcosa di simile, se si mostreranno esatte le indagini sulla morte di Adelaide Dannoso, uccisa - dicono gli inquirenti - dal suocero perché non aveva battezzato la figlioletta non il nome della nonna paterna. il delitto avvenne il 2 ottobre scorso ad Arpaia, in provincia di Benevento Adelaide aveva 26 anni, un proiettile le trapassò il capo nel negozio di materiale elettrico che gestiva nel piccolo centro. A sparare era stato il suocero, Aniello Di Maio, pensionato di 62 anni, che si affrettò ad andare dai carabinieri per dire che si era trattato di una fatalità, di un colpo esploso accidentalmente mentre maneggiava la pistola. Ci sono voluti due mesi di indagini e una perizia balistica per accertare una verità del tutto diversa: la giovane è stata uccisa premeditatamente, vittima del rancore folle di chi, per una visione assurdamente patriarcale dei rapporti familiari, non aveva saputo accettare la scelta di dare alla nipotina un nome diverso da quello L'ANTROPOLOGO

Persone citate: Aniello Di Maio, Benevento Adelaide

Luoghi citati: Arpaia, Benevento, Napoli