Latina, bufera sul sindaco «Ma non sono nostalgico» di Cristiana Pumpo
L'intitolazione delle strade al Ventennio L'intitolazione delle strade al Ventennio Latino, bufera sul sindaco «Ma non sono nostalgico» «Vuole ridurre la storia a monumento» Ilprogettista (expei) è d'accordo con lui LATINA. «Non volevo fare una rivoluzione». Così ieri il sindaco di Latina, Ajmone Finestra, ha risposto a chi gli chiedeva il perché della scelta fatta dalla Commissione comunale per la toponomastica di chiamare il quartiere centrale del capoluogo Littoria, vecchio nome della città costruita durante il fascismo, e di dedicare alcune vie a personaggi del Ventennio che hanno preso parte all'opera di bonifica. «Non c'è nessuna nostalgia - dice Finestra -. Solo l'esigenza di rispettare finalmente la storia». Va avanti per la sua strada il sindaco, incurante delle polemiche: 74 anni, una vita dedicata alla politica, è stato eletto tre anni fa con una schiacciante maggioranza nelle fila del Movimento sociale. Oggi è primo cittadino di An, sindaco di una città che lo vide arrivare bambino da Todi, perché il padre vi fu trasferito in quanto dipendente dell'Opera Nazionale Combattenti, demandata a sovrintendere i lavori di bonifica delle Paludi Pontine. Dalle opposizioni progressiste gli arrivano accuse di voler «ridurre la storia a monumento, a pura contemplazione del passato e non far sì che diventi invece lievito di critica perenne che costruisce il futuro anche attraverso la conoscenza del passato». Floriana Giancotti (consigliere pds): «Oggi il passato viene utilizzato senza nessuna rivisitazione critica». Ma per Finestra la strada da seguire è un'altra, e a chi gli chiede se An è d'accordo risponde: «Fini conosce benissimo me e la mia storia. Non credo affatto che sia dispiaciuto di questa iniziativa. Nessuna voglia di restaurazione e nessuna nostalgia: è una scelta di pacificazione e di rivisitazione storica che di recente hanno fatto anche i presidenti della Repubblica e della Camera». Ieri in Comune c'era anche il professor Pierluigi Cervellati, l'architetto incaricato dall'Amministrazione di redigere la variante al pia¬ li sindaco Ajmo li sindaco Ajmone Finestra Finestra no regolatore generale e l'ispiratore del quartiere Littoria, già assessore dell'ex pei a Bologna: «A me fa piacere che il sindaco abbia fatto suo questo suggerimento. E' stato più scandaloso aver voluto cancellare la memoria di Latina piuttosto che ridare al suo centro storico l'antico nome. Il quartiere va salvaguardato e sono contento che questa idea abbia suscitato interesse, clamore, scandalo. Voglio fare anche una provocazione: perché chi si preoccupa di Littoria non si batte per cambiare il nome a Sabaudia?». «Qui non si tratta di far brillante un colore politico piuttosto che un altro - prosegue Finestra -. Qui è in gioco l'identità stessa di una città che ha perso ogni suo riferimento storico grazie agli scempi del passato, ha perso il senso di appartenenza che si avverte guardando un palazzo, leggendo il nome di una strada. Latina sta per festeggiare il suo 64° anniversario, è la città più giovane d'Italia ed essere nata sotto il Ventennio è la sua denominazione storica, niente di più. Perché tanta paura di riconoscerlo? Abbiamo già pagato tutti per il passato. La gente nata qui ha bisogno di sentirsi rispettata: i loro padri sono morti per fondare la città in cui vivono. Credo che sia comprensibile e legittimo, visto che la redenzione delle Paludi Pontine è soprattutto storia di uomini, di lavoro, di sofferenze». Littoria, disegnata dall'architetto Frezzotti, venne inaugurata da Mussolini il 18 dicembre 1932, dopo poco più di 6 mesi di lavoro. L'opera di bonifica delle Paludi Pontine era cominciata alcuni anni prima e ancora oggi è considerata una delle principali opere d'ingegneria idraulica del mondo. Sono passati 64 anni, oggi si tornerà a parlare di Littoria durante un Consiglio comunale chiesto dai progressisti. E c'è già chi pensa a un referendum. Cristiana Pumpo * Il secondo pezzo acquistato, il primo a prezzo normale
Persone citate: Ajmone Finestra, Finestra, Floriana, Frezzotti, Giancotti, Mussolini, Pierluigi Cervellati
Luoghi citati: Bologna, Italia, Latina, Littoria, Sabaudia, Todi
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