La strage di novembre «firmata» dall'eroina

La strage di novembre «firmata» dall'eroina La strage di novembre «firmata» dall'eroina Anni <40 4% Anni >18 1% Anni 31-40 32% MILANO. Ventuno ragazzi morti in 30 giorni, poco meno di un morto ogni 34 ore. Milano a novembre è stata la città record dei decessi per droga. Se la media di questo mese nero dovesse venire confermata, per i prossimi 12 mesi si prevedono, solo nel capoluogo, 250 vittime. Overdose da eroina. Per ogni decesso due righe in cronaca sui | giornali, i morti per droga da tempo non fanno più notizia. Ma messi insieme, questi cadaveri rappresentano il frutto di una strage, che il Gruppo tossicologi forensi (Gtf), l'associazione che riunisce i medici legali di tutt'Italia, denuncia per la prima volta in un libro bianco consegnato al ministero dell'Interno. «La motivazione di questa nostra iniziativa», scrivono ne Ha presentazione del libro i medici tossicologi, «era dettata in primo luogo dal preoccupante calo d'interesse nei confronti del fenomeno droga manifestato dall'informazione e, di conseguenza, dall'opinione pubblica, quasi che, con il referendum abrogativo della legge .lervolino-Vassalli (19931, il problema fosse ormai definitivamente risolto. Mentre invece nei nostri laboratori si andavano raccogliendo, giorno dopo giorno, dati che testimoniano esattamente il contrario. Fino a diventare, nel corso di quest'anno, 1996, addirittura allarmanti». Il libro bianco si basa su dati scientifici raccolti, ed è questa la novità assoluta, in tutti gli istituti di medicina legale delle università italiane. Spiegano gli autori: «I nostri dati riguardano casi certi di morte da stupefacenti. Sono quindi casi documentati nel senso medico-legale, mentre i dati forniti dalla Direzione Centrale Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno, riguardano al contrario segnalazioni che attengono a semplici stime di morti per droga, sulla base di elementi indiziari». La ricerca analizza l'andamento dei decessi per droga in Italia dal 1991 al 1995, più i primi dati del 1996. Si scopre così che dal 1994 al 1995 c'è stato un aumento esplosivo di morti in tutte le principali ret'ioni. La Lombardia ha il triste «^^TT 1 MORTI REGIONS PER REGIONE ' ( Regione ^Tj^j 1992 1993 1994 ]m #j0T | abruzzo 2 3 2 5 10 22 basilicata 3 3 2 4 2 14 calabria 8 5 2 O O 15 campania 77 58 69 74 130 408 emilia 94 85 86 74 70 409 friuliv. g. 12 9 7 8 11 47 lazio 117 151 119 118 167 672 uguria 4 4 6 518 27 lombardia 303 283 132 128 184 1030 marche 20 24 13 15 17 89 mouse 0 0 0 1 0 1 piemonte 115 83 65 58 107 428 puglia 39 24 22 24 20 129 sardegna 22 30 24 27 19 122 sicilia 27 40 16 27 45 155 toscana 61 49 43 55 73 281 trentino 2 2 2 0 4 10 umbria 7 7 6 12 17 49 veneto 49 51 36 45 67 248 vald'aosta 7 5 1 0 3 16 totale 969 916 653 680 954 4172 40 | 2 4 Anni 18-24 22% Anni 25-30 41% primato con 184 decessi (113 solo a Milano città, erano 90 nel 1994), seguita dal Lazio con 167 morti ( 161 a Roma, 111 nel 1994) e dalla Campania ( 130 decessi a livello regionale, 127 a Napoli, erano 73). Ai quarto posto il Piemonte con 107 morti, di cui 97 a Torino (50 nel 1994). Ultima la Valle d'Aosta con 3 morti, nel '94. Ma chi sono queste vittime della droga? Prevalentemente maschi (90 per cento dei decessi nell'intero periodo), tra i 25 e i 31 anni (41 per cento). Subito dopo c'è la fascia d'età tra i 31 e 40 anni. Diminuisce invece il numero di decessi tra i tossicodipendenti più giovani, tra i 18 e i 24 anni: merito (si fa per dire) delle mode da discoteca che privilegiano le nuove amfetamine alla vecchia eroina, uccidendo meno ma causando danni irreversibili al cervello. La sostanza killer, quella che provoca tanti morti, è soprattutto l'eroina. Il 96,28 per cento dei decessi riguarda infatti eroinomani. Viceversa, pochi sono invece i decessi da cocaina: appena il 2,6 per cento, quasi inesistenti le morti da metadone (0,4%) o di amfetamine (0,8%). Preoccupante in generale, il fatto che quasi tutti i consumatori di sostanze stupefacenti accompagnino l'uso di una droga principale con altre «secondarie» o l'alcol, creando cocktail mortali. Analizzando i dati tra il 1991 e il 1995 ci si accorge che l'unica vera flessione nel numero dei decessi da eroina c'è stata fino al 1993. Il dato, secondo la tesi dei medici tossicologi, coincide con il periodo di poco prima dell'abrogazione della legge Jervolino-Vassalli, varata nel '90 e abrogata con il referendum del '93. Scrivono i medici legali: «La legge Jervolino-Vassalli, certamente più repressiva di quella precedente, portò ad una certa cautela nel traffico di droga e nel tempo, a un sensibile decremento nel numero di decessi per narcotismo acuto, più sensibile nei primi mesi del 1993. Dopo il referendum abrogativo del '93 si comincia a verificare un'inversione di tendenza, dapprima debole, nel '94, che culmina nel notevole incremento di morti per droga nel 1995. Una tendenza che sembra mantenersi, anche nel 1996 in progressivo aumento». Non solo allarme. Il libro bianco sui morti per droga dei medici legali introduce un elemento di drammatica concretezza nel dibattito sul fenomeno del consumo di stupefacenti e della loro legalizzazione. E il «j'accuse» dei tossicologi non risparmia nessuno: «Se da un lato», scrivono, «la larghissima diffusione che ormai hanno raggiunto le cosiddette droghe ricreative fa temere di avere in futuro generazioni di cerebrolesi, per i tossicodipendenti da eroina la politica della «riduzione del danno», con la somministrazione da metadone, si è dimostrata in definitiva solo un comodo alibi per una società distratta». Ma perché l'eroina uccide più di

Persone citate: Jervolino