DOPO-VERTICE DAL CAVALI ERE

BORO-VERTICE DAL CAVALI ERE BORO-VERTICE DAL CAVALI ERE ROMA EI saloni baroccheggianti di palazzo Grazioli, per l'ennesima volta nella propria vita i capi del Polo sono uno a fianco dell'altro a parlare di politica, mangiare caramelle, fumare sigari. Il padrone di casa Silvio Berlusconi ha già raccontato una barzelletta in meneghino stretto, per spiegare che forse avrebbe fatto meglio a glissare sulla proposta «mal interpretata» del governissimo; Casini e Mastella stanno caldeggiando l'idea di tornare in aula al Senato, quando Gianfranco Fini dà una svolta all'ennesimo summit del Polo: «Due giorni fa Berlusconi ha proposto le larghe intese, ieri ha corretto il tiro e se oggi decidiamo di tornare in aula, domani i giornali titoleranno: intesa Polo-Ulivo. A quel punto che figura si fa?». E così, lo spettro dello «zigzag», il timore di apparire ondivaghi alla fine convince tutti e sull'affondo di Fini (in sintonia con Berlusconi) si chiude la chiacchierata sulla Finanziaria, con Casini e Mastella che arretrano e col duo Berlusconi-Fini stavolta in perfetta sintonia. L'ennesimo vertice del Polo in casa Berlusconi era stato convocato per sciogliere l'eterno enigma - Aventino o rientro in aula? - ma alla fine si è trasformato in qualcosa di diverso: si è fatta un po' di autocoscienza, un po' di tattica, un po' di strategia. Di più: alla fine del vertice, si è svolto un super-vertice, una riunione ristretta senza Fini che ha sancito la nascita della Federazione di centro. E' l'ora di pranzo, il cuoco di Berlusconi sta spegnendo i fornelli, il Cavaliere congeda Fini e assieme a Buttiglione, Casini, Mastella, D'Onofrio si trasferisce in un altro salone. Parla per primo Casini: «Senti Silvio, se tu ci mandi una lettera con la proposta della nascita della Federazione entro la settimana, io sono in grado di convocare la direzione del Ccd per mercoledì e così variamo l'operazione...». E Francesco D'Onofrio: «Guarda che noi capiamo benissimo le ragioni dei liberali di Forza Italia che temono la rinascita di una nuova de, ma come sai non è questo il problema». E Berlusconi: «Sì, ieri c'è stata qualche discussione al consiglio nazionale, ma a questo punto si può partire».

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