L'ex sindacalista «Il mio modello è Chiaramonte»

L'ex sindacalista L'ex sindacalista «Il mio modello è Chiaromonte» LAMBERTO Dini gli ha telefonato per primo. Poi, ò arrivata via cavo la voce dell'amico Mogol, il paroliere di Lucio Battisti, ti ricordi, Ottaviano, quando in vacanza in Turchia ci divertivamo a lare vignette? Ottaviano Del Turco non si smentisce. A f>2 anni, l'abruzzese eli Collelongo che ha legato la sua vita al socialismo, o per buona parti: anche al partito socialista, resta un irregolare, un creativo. Anche da presidente della Commissione antimafia, alle congratulazioni di Dini antepone, sentimentalmente parlando, quelle di Mogol. Ma è già nel ruolo: por parlargli, si passa da uno stuolo di segretarie. Allora Del Turco, è vero quello che si dice? Che il pds ha preferito lei ad Arlacchi, mafiologo titolato, per tenere Rinnovamento Italiano più vicino al governo? «Che sciocchezza! Ma scusi, ragioniamo un momento. Rinnovamento Italiano ò ben rappresentato al governo: ha tre ministri. Più altri rappresentanti istituzionali. No, semmai la mia nomina ha un forte senso politico perche finora i socialisti del Si, che pure della coalizione di governo fanno parte, non avevano nessun incarico». E Arlacchi? «Per Pino ini dispiace, e molto. Capisco la sua amarezza. Al suo posto, avrei reagito esattamente come lui. Se ne è andato senza neanche votare». Appena nominato lei ha dichiarato alle agenzie che l'impegno contro la mafia fa parte della storia del sindacato. Dobbiamo dedurne che da presidente della commissione antimafia si atterrà a questa linea? r «Credo che sia molto importante tenere presente tutto il lavoro che i precedenti presidenti hanno svolto. E se vuole un nome di riferimento, trovo che il solco che seguirò sarà quello di Gerardo Chiaromonte, che per me è stato un amico, ma soprattutto un maestro». La mafia è cambiata, però, dai tempi di Chiaromonte. «E' vero. I fenomeni criminali si sono globalizzati, e dunque l'antimafia deve intemazionalizzarsi. Globalizzazione ò una parola che non mi piace, ma rende bene l'idea della ramificazione che la mafia ha raggiunto». La mafia, però, resta anche un problema piuttosto importante nel nostro paese. «Vero anche questo. Credo che dobbiamo avere di essa un immagine meno folklorica. Dobbiamo uscire da quello che chiamo il luogo comune di Corleone. Insomma, mafia è un fenomeno molto diverso dall'immagine oleografica che se ne aveva un tempo. Anche per questo, non si può slegare l'antimafia dal bisogno che il nostro Paese ha di rendere' più efficiente il sistema giudiziario, lo sono e resto, anche da presidente dell'Antimafia, un .garantista convinto», [a. ram.] IL FUTURO DELLA COMMISSIONE Ottaviano Del Turco nuovo presidente della commissione Antimafia

Persone citate: Arlacchi, Del Turco, Dini, Gerardo Chiaromonte, Lucio Battisti, Mogol, Ottaviano Del Turco

Luoghi citati: Chiaromonte, Collelongo, Corleone, Turchia