Sulle strade di Latina ritorna il fascismo di Cristiana Pumpo

Sindaco di An cambia la toponomastica Sindaco di An cambia la toponomastica Sulle strade di latina ritorna il fascismo 77 centro storico si chiamerà «Littoria» L'opposizione: va a caccia di consensi LATINA. La Commissione toponomastica del Comune di Latina ha deciso: il centro storico della città si chiamerà Littoria, come venne definito l'insediamento dopo la bonifica durante il fascismo. La Commissione, presieduta dal sindaco di Alleanza nazionale Aimone Finestra, ha deciso di tornare all'antico nome dopo l'intervento dell'architetto Pier Luigi Cervellata incaricato dall'amministrazione della revisione del piano regolatore di Latina. «Riparto da Littoria», aveva detto il professore, lasciando intendere che era necessario ripartire dalle radici storiche che avevano portato alla costituzione della città in un determinato assetto urbanistico. «A me sembra che tutto ciò sia comprensibile e legittimo - ha evidenziato il sindaco Finestra - perché la redenzione delle paludi pontine è storia di uomini, lavoro, sofferenze. I giovani vogliono rivendicare con orgoglio la storia dei loro padri per troppo tempo dimenticati. Credo che non a caso qualche anno fa un quotidiano nazionale avviò sulla questione un vasto dibattito che coinvolse tutte le componenti politiche e sociali della città. Inoltre, va sottolineato che l'urbanistica del Ventennio è un'architettura razionale di tutto rispetto che andrebbe ripresa come indicazione e riferimento per la riqualificazione della città. Le indicazioni del professor Cervellati e la decisione dell'amministrazione comunale - prosegue Finestra - sono scaturite da ima esigenza di rispetto della storia e non certo da un sentimento di nostalgia». Di diverso avviso, naturalmente, i rappresentanti dell'opposto schieramento politico. «Finalmente il sindaco può sfogarsi e dare il nome di Littoria a qual¬ cosa - dichiara Luigi Di Marnbro, capogruppo consiliare dei progressisti -. Non ha potuto darlo alla città perché Fini non sarebbe stato d'accordo, ha ripiegato sul centro storico. Si vuole così assicurare un pacchetto di consensi. Per Aimone Finestra la storia si è fermata a Salò». Ma il sindaco di Alleanza nazionale ribatte deciso: «La Commissione toponomastica ha inteso assegnare nomi nuovi a vie e strade cittadine spesso anonime senza assolutamente tener conto di alcuna colorazione politica. Devo infine precisare che la decisione di chiamare il centro storico cittadino con il nome di Littoria non è da considerarsi ufficiale in quanto la decisione della Commissione dev'essere ratificata dalla giunta comunale». Tra le altre decisioni prese dalla Commissione quella di indicare le strade interne del parco cittadino, che porta già il nome di Arnaldo Mussolini, con i nomi di Istria, Dalmazia, Fiume, Zara e Pola, mentre le altre vie saranno dedicate a uomini che si sono distinti durante l'opera di bonifica. Tra questi Arnaldo di Crollalanza, miriist.ro dei Lavori pubblici che guidò l'Opera nazionale combattenti; Nello Mazzocchi Alemanni, ispettore della stessa organizzazione; Aldo Zanetti, ingegnere durante la bonifica, Valentino Orsolini Cencelli, che come commissario dell'Opera nazionale combattenti ha avuto un ruolo di spicco nella nascita di Littoria. Poi due giovani dell'allora Littoria morti in guerra, Luciano Bonanni e Giorgio Cocchi. «Anche questo - conclude Finestra - è un modo per soddisfare quel desiderio di ricerca delle proprie radici». Cristiana Pumpo