Elementari, così si cambia di R. Cri.

Elementari, così si cambia Elementari, così si cambia // ministro: lingua straniera per tutti Il ministro Berlinguer ha presentato ieri la proposta di riforma per le elementari che tra tre mesi dovrebbe arrivare in Parlamento istituti utilizzare il tempo pieno di 40 ore, che oggi interessa solo il 14% delle scuole; rimarrà il modulo, ma più flessibile in rapporto al tipo di scuola, ai bambini. Per quanto riguarda lo studio della lingua straniera, che oggi impegna il 60% delle ultime tre classi, il ministro promette, entro il 2000, l'insegnamento al 100% dei bambini. E per i portatori di handicap il rapporto con gli insegnanti non sarà più 4 a 1 ma 2 a 1. Quindi, più formazione e aggiornamento per gli insegnanti, per i quali il ministro sta discutendo con le università il corso più idoneo per dare loro una laurea, che sarà obbligatoria. Berlinguer perora poi un patto con gli enti locali per dare la possibilità dei rientri pomeridiani e per la gestione dei servizi (mense, trasporti). Sulla proposta di legge si registra la presa di posizione dell'Associazione italiana genitori: tutto bene meno quell'aumento di orario a 30 ore almeno. «Una rigidità - contesta l'Age - che contraddice il principio di flessibilità a cui la "riforma" del ministro dice di volersi adeguare». «La riforma - ha commentato ancora il sottosegretario Masino si inserisce in uno scenario che vede da un lato il concretizzarsi dell'autonomia scolastica e dall'altro una riflessione sul riordino dei programmi della scuola elementare nel contesto di un riordino dei cicli per un curricolo nazionale unitario di tutta la scuola di base». Il ministro della Pubblica Istruzione non apre bocca sui contenuti della riforma dell'obbligo scolastico a 18 anni che sarà presentata in Consiglio dei ministri prima di Natale. «C'è una discussione all'interno della maggioranza e nei gruppi di lavoro - ha precisato Berlinguer a margine della conferenza stampa sulla scuola elementare - su quale sarà la soluzione. Ma l'estensione dell'obbligo è l'impegno primo di questo governo». [r. cri.]

Persone citate: Berlinguer, Masino