Salta la vìsita di Veltroni a La Spezia
Il «caso raiuti» Il «caso raiuti» Salta la vìsita di Veltroni a La Spezia LA SPEZIA. L'arte «guastata» dai rifiuti. Tutto era pronto per l'inaugurazione del Museo Lia: oltre mille pezzi antichi, tra dipinti, sculture, miniature, bronzi, avori, vetri, smalti, cristalli e argenterie, frutto di quarant'anni di appassionato collezionismo dell'ingegnere Amedeo Lia. E oggi, a renderla ancor più solenne, era garantita la presenza del vice presidente del Consiglio Walter Veltroni. Ma la festa è rinviata e Veltroni non si farà vedere nel convento dei Paolotti, sede del nuovo museo. La cerimonia è stata annullata dal sindaco, il cardiologo Lucio Rosaia, dopo l'annuncio da parte di alcuni gruppi di ambientalisti di voler cogliere l'occasione della presenza di Veltroni per manifestare contro il degrado delle «colline della vergogna». Sono quelle della zona di Pitelli dove si trova la discarica al centro dell'inchiesta sul traffico di rifiuti tossico-nocivi della procura di Asti. Eppure la presenza del numero due del governo era giustificata. Il museo Lia, definito dal critico d'arte Federico Zeri «un piccolo Louvre», è considerato frutto della più importante donazione artistica (valore stimato sui cento miliardi) di un privato allo Stato italiano. La decisione del sindaco, che guida da tre anni una giunta di centro sinistra, è stata presa per il timore di un lancio-bis di soldi e uova contro Veltroni, come già era successo allo stesso Rosaia in una manifestazione di sabato scorso. «C'è chi cerca un palcoscenico per una cinica e ignobile falsificazione politica», si lamenta il sindaco, la cui giunta ha deliberato di chiudere tutte le discariche e di costruire un forno inceneritore. Ma i contestatori - da Rifondazione all'estrema destra sospettano che sindaco e giunta siano in qualche modo coinvolti nel «caso rifiuti». Comunque, anche senza Veltroni, oggi il museo sarà aperto agli appassionati d'arte. [st. e]
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