«Armistizio fra i due poli» di G. San.

«Armistizio fra i due poli» CASINI «Armistizio fra i due poli» TORINO. «Un centro diviso tra centro-destra e Ulivo non ha più senso. Adesso deve nascere il bipolarismo. E per vincere è necessario avere un centro forte nel proprio polo». L'appello parte da Torino, dove Pierferdinando Casini, segretario del Ccd, suggella l'unione d'intenti tra Ccd e Cdu piemontesi. Ed è rivolto ai moderati delusi dall'Ulivo, tra gli altri, Lamberto Dini. Una «gran voglia» di rifare la de? «No - risponde il leader cel ccd - quella è una stagione chiusa». Oggi, se si vuole andare in Europa, non è sufficiente questo «governicchio da vecchia Repubblica, è necessario un armistizio fra i due poli». Perché «con Prodi, l'Italia continuerà ad essere intrappolata fra manovre bis e dai ricatti di Re che ci impediranno di entrare in Europa». E allora ecco l'ipotesi della grande coalizione, con «l'esclusione di Bertinotti dalla maggioranza». Parlando della vicenda Cirio e delle dichiarazioni pronunciate da Oscar Luigi Scalfaro in Egitto, Casini ha definito «al limite legittimo l'intervento del Capo dello Stato, peccato che non abbia agito nello stesso modo nei confronti di Silvio Berlusconi, quando, presidente del Consiglio, risultò indagato e fu costretto a dimettersi: questa è dispar-condicio». [g. san.]

Persone citate: Bertinotti, Casini, Lamberto Dini, Oscar Luigi Scalfaro, Pierferdinando Casini, Prodi, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Egitto, Europa, Italia, Torino