Piccoli cambogiani a pedofili italiani

Piccoli cambogiani a pedofili italiani Nomi e indirizzi in codice nell'agenda del trafficante orientale preso a Fiumicino Piccoli cambogiani a pedofili italiani Brescia, nomade ruba bimba di quattro mesi: bloccata ROMA. Il trafficante di bambini cambogiano, presunto fornitore di pedofili, era un bravo piazzista. Girava il mondo con il suo passaporto belga, la ventiquattrore, le foto del campionario, l'agendina, un bel mazzo di biglietti aerei prepagati. E questa volta voleva piazzare i piccoli in Italia. Da agosto al 29 novembre, Cao Leng Hout è sbarcato sul Vecchio Continente diverse volte. Al seguito c'era qualche bambino, ufficialmente «suo figlio», che poi restava a terra. Adesso toccava all'Italia. Ma l'hanno pizzicato. E ora l'agendina del signor Cao rivela tanti indirizzi su cui indagare. Un'altra drammatica storia di bambini arriva invece da Desenzano del Garda. Una madre ha difeso con la forza della disperazione la sua figlioletta di quattro mesi che una nomade aveva tentato di rapirle. Beccaria, Corbetta, Grignetti e Pieracci ALLE PAG. 14,15 E16

Persone citate: Beccaria, Cao Leng Hout, Corbetta, Grignetti, Pieracci

Luoghi citati: Brescia, Desenzano Del Garda, Italia, Nomi, Roma, Vecchio Continente