La crociata contro l'Autovelox

La crociata contro FAutovelox Lecce: iniziativa per aiutare i più poveri che incappano nelle contrawenzioni La crociata contro FAutovelox Iparroci istituiscono un fondo per pagare le multe scomunica sui vigili PLECCE ERSEGUITATI dalle multe, unitevi». Lanciato da un gruppo di sacerdoti, l'appello è stato raccolto. Così, dopo il fondo antiusura, ecco il fondo anti-autovelox. Sensibile alle proteste dei meno abbienti, colpiti quanto i ricchi dalla macchinetta che smaschera i velocisti dell'automobile certificandone l'infrazione con una foto-ricordo, l'Azione Cattolica di Scorrano, centro nei pressi di Lecce, ha costituito un fondo di solidarietà «da utilizzare nei casi più disperati e quando le multe colpiscano famiglie veramente indigenti». Per evitare indebite richieste, Antonio Presicce, dirigente dell'Azione Cattolica e promotore dell'iniziativa, puntualizza che il fondo non diventerà una cassa continua per rim- borsare i multati: aiuterà solo i poveri autentici con il contributo di associazioni e privati. Finora dispone di 1 milione e 600 mila lire versati dal Lecce Club del paese e da un'associazione culturale. Con multe che oscillano dalle 200 mila lire ai due milioni, l'Autovelox è diventato il tormento degli abitanti di Scorrano e una non trascu¬ rabile fonte di introiti per il Comune: in tre anni circa 6600 multe, un paio di miliardi. Alcuni sacerdoti del paese non l'hanno presa bene. Poiché l'Autovelox mette sullo stesso piano ricchi e poveri (quando superano il limite di velocità), nei giorni scorsi avevano lamentato le difficoltà delle famiglie monoreddito «che guadagnano un milione al mese». Definito «l'infornale aggeggio» su un manifesto che tarda a comparire sui muri del paese (((Abbiamo pagato l'affissione, ma il Comune traccheggia», dice Presicce), l'Autovelox lavora sulla statale Lecce-Leuca, strada a scorrimento veloce. Per i vigili è un tuo al piccione. Se Presicce dice che il sindaco Walter Colazzo usa l'Autovelox «per riempire le casse del Comune», il comandante dei vigili, Salvatore Mariano, replica: «Serve ad evitare i pericoli e a prevenire gli incidenti». Sgradito e anche delegittimato dai giudici, che talvolta hanno dato ragione ai destinatari delle multe, annullandole, l'Autovelox è diventato un caso sia per la singolarità del fondo, sia per le polemiche che esso ha scatenato negli ambienti cattolici di Scorrano. Sembravano tutti d'accordo. E invece ora, quando ne sente parlare e teme che i giornali ne scrivano, il parroco don Luigi De Giorgi ha la voce tremula: «Io non so nulla, l'Azione Cattolica non c'entra. Smentisco tutto; è un'iniziativa privata. Sono beghe politiche». Politiche? «Non so. Noi non c'entriamo, ne parli con la professoressa Rizzo». Aurelia Rizzo, maestra elementare, presidente dell'Azione Cattolica a Scorrano, aggiunge di essere «sconcertata» e poi «noi non scendiamo in piazza». In linea con il parroco, parla di un'«iniziativa personale», però non la critica: «Se si vuole aiutare chi ne ha bisogno, va bene. La politica, in questa storia? No, non credo». Così, sballottato da una smentita all'altra, l'ideatore del fondo antiAutovelox conferma che l'Azione Cattolica, il parroco e il presidente sanno tutto: «Non mi aspettavo questa retromarcia; l'iniziativa è stata concordata con loro. Ma sa, il parroco e la professoressa sono persone miti». Che tradotto vuol dire: ((Avranno subito pressioni politiche». Tutta colpa dell'«infernale aggeggio». Tonio Attino Autovelox su un'autostrada

Persone citate: Antonio Presicce, Aurelia Rizzo, Luigi De Giorgi, Presicce, Salvatore Mariano, Tonio Attino, Walter Colazzo

Luoghi citati: Lecce, Scorrano