Il garofano riparlo da lntini

Concluso il congresso socialista: in direzione Boniver, La Ganga, Cappiello e Bobo Craxi Concluso il congresso socialista: in direzione Boniver, La Ganga, Cappiello e Bobo Craxi Il garofano riparlo da latini E' il nuovo segretario: non siamo criminali ROMA. Ugo Intini è segretario del partito socialista da neppure un'ora. Lascia il congresso da solo, guidando di persona la sua macchina. Anche questo è un segno dei tempi che cambiano: autisti, segretarie, piramidi di Panseca, tutto sparito. Quasi tutto, per essere precisi. Intini, il portavoce storico di Bettino, c'è ancora. E con lui ci sono ancora Margherita Boniver, Alma Cappiello, Enrico Manca. Giusy La Ganga, Bobo Craxi: tutti membri della direzione del partito rifondato. Soprattutto c'è ancora la grande ombra di Craxi, evocata in apertura dei lavori da Luca Josi. Il fondatore della Giovine Italia è salito sul palco con un garofano all'occhiello, e non ha risparmiato le parole: «Invito il compagno Intini a non dimenticarsi troppo presto della figura di Bettino Craxi per la quale ha scandito - tutti avrebbero dovuto fare molto di più...». Dalla platea del Palafiera di Roma si è alzato qualche fischio, ma non sono stati pochi quelli che - quando Josi ha lasciato il microfono - si sono avvicinati per complimentarsi per il «coraggioso intervento». L'unico a non esserci più, rispetto ai tempi d'oro, è Claudio Martelli. Il nuovo pregetto politico dell'ex numero due è sta to sbeffeggiato da tutti: «La casa comune dei socialisti siamo noi - ha ripetuto De Michelis -. Non abbiamo bisogno dei club, delle associazioni chic». Per Intini, il nuovo ps (non psi, visto che il vecchio marchio è nelle mani del liquidatore), deve essere il «partito della verità»: cosi Craxi, per i nuovi socialisti, diventa il simbolo di un'epoca non da difendere a oltranza ma da non rinnegare. «Il nostro passato storico - ha detto Cicchitto - va esaminato criticamente. Così come va rivendicato per quanto riguarda le grandi intuizioni politiche e culturali che abbiamo avuto. Ma soprattutto bisogna sviluppare una battaglia politica contro il processo di demonizzazione e distruzione del psi avviato da Di Pietro...». Tra l'ottimismo di Intini («I sondaggi ci danno oltre il 4 per cento, più dei Verdi, di Dini e dei Popolari») e la preoccupazione di La Ganga («Nessuno ci farà sconti), il congresso di Roma si è concluso ieri con uno scontro sulle procedure di nomina del leader. Una parte dei delegati voleva votare direttamente per il segretario, e al «no» della direzione ha lasciato la sala per protesta. Altri avrebbero voluto un esecutivo in rappresentanza delle regioni, ma poi si è preferito rimandare tutto al futuro. «Alla fine si è fatto nel modo tipico delle cose socialiste - spiega Intini -: il congresso ha nominato la direzione, e la direzione ha eletto il segretario. Poi il segretario si è presentato alla platea, e tutto è finito con un grande applauso», [g. tib.] «I sondaggi ci danno al 4% meglio di Dini e dei popolari» Luca Josi: per Bettino c'è chi non ha fatto abbastanza A destra: il neo-segretario Ugo Intini A sin. Bobo Craxi

Luoghi citati: Italia, Roma