Eravamo una classe simpatica con compagni bravi e intelligenti

ARTI E MESTIERI ARTI E MESTIERI Eravamo una classe simpatica con compagni bravi e intelligenti to di via Capriolo, edificio modernissimo dotato già allora di scala esterna antincendio. L'inaugurazione, se ben ricordo, avvenne in quarta, e fu per me un avvenimento doppiamente emozionante, per il fatto in sé, e perché ad inaugurare l'Istituto vennero due parlamentari: il sen. Pella ed il sen. Massobrio, mio padre. Eravamo una classe estrosa, simpatica con compagni veramente bravi ed intelligenti, come Fabrizio Nelli ad esempio, mio vicino di banco, il quale si poteva permettere di perdere i libri, sonnecchiare in classe nelle prime ore pomeridiane ed essere poi interrogato con risultati più che buoni. Vi fu però un anno in cui Nelli pagò l'eccesso di furbizia e venne rimandato di officina. Così ritornò a settembre per dimostrare che sapeva "tirar di lima". Si iscrisse poi al Politecnico dove si laureò a pieni voti. «Ricordo anche Cantamessa, un bonaccione col quale si scherzava sempre. Aveva una memoria incredibile, sapeva sempre tutto, compresa la pagina e forse anche la riga in cui aveva studiato. Anche lui andò poi al Politecnico, laureandosi. Vi fu poi un professore, si chiamava Gaietti, con il quale non riuscimmo mai ad entrare in sintonia in quanto aveva un modo un po' strano di insegnare ed interrogare. Dopo alcuni episodi gohardici, in cui Mello, Frison e Raviol scatenar rono tutta la loro fantasia, il prof. Gaietti venne sostituito e la classe si calmò. «Furono anni belli, calati in un periodo di forti suggestioni che ci provenivano dal mondo esterno. Papa Giovanni XXTII scriveva la "Pacem in Terris" e Kennedy, auspicava la Nuova Frontiera. La scuola nel 1966 finiva con l'esame di Stato aprendoci la strada verso nuove mete. Grazie alla serietà dell'Istituto ed alla considerazione che aveva già allora nel mondo torinese, tutti riuscimmo in breve tempo a trovare un lavoro. Il preside, fratel Cecilio, al ritorno dalle vacanze ci scrisse una bellissima lettera, dove fra l'altro diceva: "Ora avete davanti la professione, il Pohtecnico, il servizio militare, la vostra famiglia. E' la vita che vi accoglie e vi mette alla prova. A vent'anni e con un diploma in mano avete finito di essere ragazzi, ora siete responsabili di voi stessi, civilmente, intellettualmente, professionalmente, socialmente, religiosamente". Purtroppo alla prossima cena mancheranno dei professori e dei compagni, ma sarà comunque un'occasione per sentirci tutti come una volta».

Persone citate: Cantamessa, Fabrizio Nelli, Frison, Kennedy, Massobrio, Nelli, Papa Giovanni, Pella, Raviol

Luoghi citati: Mello