Il ritorno di «Cyrano» di M. Bo.

Il ritorno di «Cyrano» Il ritorno di «Cyrano» «Cyrano» di Edmond Rostand è un cavallo di battaglia per Pino Micol, nella foto. L'attore è protagonista del celebre testo di Rostand in scena al Teatro Don Bosco cu Rivoli giovedì 5 dicembre alle 21 con la regia di Maurizio Scaparro. Informazioni al 9513.581. COMMEDIA GIALLA, DE VITA E SPERIMENTAZIONE Protagonisti come personaggi di un cartone animato, gags e ritmi che si promettono esilaranti, una buona dose di humour inglese e le migliori battute da situationcomedy in «Camera con crimini», spettacolo in scena al Teatro Fregoli da giovedì 5 a domenica 8 dicembre alle ore 21,15. Scritta da S. Bobrick e R. Clarck, la commedia è ambientata in una stanza d'albergo. In essa due uomini e una donna declinano i temi del classico triangolo amoroso condendoli di risvolti da romanzogiallo sotto l'ombra incombente di un omicidio da commettere. Recitano Francesca Satta Flores, Giuseppe Cantore e Luigi Russo della Compagnia di Prosa di Geppy Gleijeses. La regia è di Luigi Russo. Una «affabulazione intorno a "Risveglio di primavera" di Wedekind», è invece «Di notte, probabilmente», lo spettacolo proposto mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre dal cartellone «Una via Teatrale» di Zòna Castalia. Ne sono protagonisti Daniele Celli, Carla Gariazzo, Claudio Luciani e Sabina Proietti del Teatro di Sacco di Pe¬ rugia, una Compagnia nata 11 anni fa come gruppo di sperimentazione teatrale. Così viene presentata la messa in scena: «Una relazione immateriale, ma immanente, stringe quattro individui con un filo che annoda, come in un dramma da camera, figure, spettri, immagini». Giovedì 5 dicembre vede anche il ritorno di Raffaella De Vita sul palcoscenico del Teatro Macario dove presenta sino al 15 dicembre «Il pennello di Raffaello», riscrittura di una pièce già rappresentata a Torino nel 1986 con il titolo «La veridica storia di Rosa Pezza e Carlo Mazza». Questa nuova versione concede più spazio alla coloritura, attraverso l'ammiccare di versi e musica, di alcuni aspetti sociali dell'opera, ispirandosi a quella forma di teatro canoro inventato a Napoli alla fine' dell'ottocento da Nicola Maldacea. L'ambientazione è tutta torinese, una Torino che si avvia piena di contraddizioni, alla fine degli Anni 60, tra costruttori mafiosi, politici corrotti, piccoli delinquenti, prostitute ed emarginati, [m. bo.]

Luoghi citati: Napoli, Torino