Quattro bestioline parlanti con la voce e i gesti di Lucia Poli

TEATRO DI TORINO TEATRO DI TORINO Quattro bestioline parlanti con la voce e i gesti di Lucia Poli UNA cagnetta di razza ma «scostumata», una gattina seduttrice, un'assatanata vampira e una topastra che sorge dalle fogne per verificare il degrado del mondo. Umanizzata, inquietante zoologia secondo Lucia Poh, interprete, oltre che regista, di «Bestiacce, bestioline», in scena al Teatro di Torino dal 29 novembre al 1° dicembre. Il mondo faunistico è stato più volte frequentato dalla versatile Poli: da «La scimmia», tratto da un racconto di Karen Blixen a «Cane e gatto», dove in coppia con il fratello Paolo, dava voce ad animali parlanti descritti da noti scrittori. Anche «Bestiacce, bestioline» è dedicato ad un campionario di zoologia antropomorfa o, per meglio dire, «feniniinilizzata»: dal momento che sono femmine gli animali che vi compaiono, metafore di altrettante, possibili figure di donne. L'intento allegorico è dichiarato dalla stessa Poh che ha spiegato: «Gli animali, anche i meno belli, hanno sempre qualcosa di dolce, di simpatico ed io come Fedro, Collodi, Grandville, Borges, mi servo di loro per descrivere alcuni comportamenti umani». H richiamo a Fedro non inganni: nelle vicende che compongono «Bestiacce, bestioline», la favola appare nella sua versione attuale e disincantata: più allusiva che didascalica, più surreale che moralistica. A fianco Lucia Poli in «Bestiacce bestioline» al Teatro di Torino dal 29 novembre In alto Maria Ariis, Francesco Migliaccio, e Sergio Fantoni nel Feydeau in scena al Carignano

Persone citate: Borges, Collodi, Feydeau, Francesco Migliaccio, Karen Blixen, Lucia Poli, Sergio Fantoni