Patto tra Popolare di Novara e Sai di Gianfranco Quaglia

Patto tra Popolare di Novara e Sai CREDITO E' stato rinnovato per altri 5 anni l'accordo nel settore della «bancassurance» Patto tra Popolare di Novara e Sai E tra quindici giorni si deciderà sul dopo Ligresti MILA!, j. Si fanno più stretti i rapporti tra la Banca Popolare di Novara e la Sai. Tra le due società è stato rinnovato per altri cinque anni l'accordo nel settore della «Bancassurance», alla partecipazione paritetica nella compagnia Novara vita si è aggiunto l'ingresso con il 10% della Bpn nella Nuova Maa ed è stato appena elaborato un nuovo prodotto assicurativo, «Bpn famiglia sicura». La famiglia è infatti il nuovo target della Banca Popolare di Novara che, sulla strada del risanamento dei conti, sta incentivando anche un rapporto diverso con la clientela. «Bpn famiglia sicura» è stato presentato ieri mattina nella sede milanese dell'istituto di credito, presenti i vertici della banca e dell'assicurazione. Per la Banca Popolare di Novara il presidente Siro Lombardini, gli amministratori delegati Capuano e Costantini; per la compagnia di assicurazioni controllata dalla Premafin di Salvatore Ligresti (dalla cui presidenza si è dimesso nei giorni scorsi) c'erano i direttori generali Pierluigi Bovone e Luciano Roasio. L'accordo con la Sai prevede una serie di proposte che - come ha sottolineato Lombardini - vogliono rispondere a una filosofia di tranquillità psicologica e serenità alle famiglie. Si va dal «risparmio tranquillo» (rendimento del capitale con una politica di investimenti della gestione «Novara vita»), alla «previdenza certa» basata sull'inte¬ grazione pensionistica. Nel settore «famiglia» sono previsti rimborsi in caso di scippi e rapina fuori dall'abitazione e un'indennità aggiuntiva nei casi di perdita lavoro. Non è mancato, nell'incontro con i giornalisti, un accenno al futuro della Sai, dopo le voci su una vendita del gruppo. Ha risposto Roasio: «Può anche far piacere a molti che Ligresti venda, può far piacere alla speculazione che ha giocato su Premafin e su Sai. Ma non esiste un problema particolare alla Sai, la società funziona benissimo. La vendita è già stata smentita, ma anche se avvenisse ritengo che chiunque ci compri ci penserà due volte a togliere alla Sai l'autonomia, perché, significherebbe rovinare il proprio investimento». Sulle voci della successione di Ligresti, Roasio si è limitato a dire: «Il consiglio d'amministrazione è stato convocato per il 9 dicembre e farà il suo dovere con tranquillità». L'altro direttore generale, Bovone, ha aggiunto: «Il nostro impegno è portare in utile tutte le partecipate e il ramo auto. L'espansione all'estero non è nei nostri programmi, il nostro obiettivo è il mercato italiano». La raccolta premi consolidata per l'intero gruppo Sai dovrebbe attestarsi per il '96 intorno ai 4600 miliardi, rispetto ai 3900 del '95. Gianfranco Quaglia

Luoghi citati: Novara, Roasio, Sai