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Muore per amore, a 13 anni Forse cercava solo un gesto plateale per attirare l'attenzione di un ragazzo Napoli: delusa, si è imbottita di farmaci NAPOLI. Maria non pensava di morire, voleva solo star male. Ma molto male, solo così quel ragazzo che la trattava come se non esistesse si sarebbe accorto dijei e del suo amore irriducibile. Ha pensato questo, Maria, quando l'altra notte ha ingerito un cocktail di pasticche senza capire che in questo modo avrebbe messo fine ai suoi 13 anni. E' morta, sola, su un letto della sala di rianimazione dell'ospedale San Paolo e forse il ragazzo che nella sua fantasia di adolescente aveva messo al centro del mondo non lo saprà neppure. E' infatti un dramma dell'adolescenza quello che si è consumato nello spazio di un'alba in una casa di via Solfatara a Pozzuoli, dove Maria viveva col padre, gestore di un bar, la madre e un fratello maggiore. Maria si era presa un'autentica infatuazione per un ragazzo di sette anni più vecchio, di un'altra città e, soprattutto, di un mondo che non le apparteneva. L'aveva conosciuto l'estate scorsa a Sciacca, durante le vacanze trascorse in un villaggio turistico con i genitori. Magra, bruna, una timidezza a stento nascosta dietro un paio di occhiali da miope, Maria era rimasta letteralmente abbacinata da Gabriele, un animatore che con l'esuberanza e la verve faceva perdere la testa alle ragazzine ospiti del villaggio. Ma una volta a casa tutte avevano relegato tra i ricordi gli incontri delle vacanze. Tutte, tranne Maria, che si era procurato il numero di telefono e l'indirizzo. Ma né le telefonate né le lettere avevano avuto risposta. Per Maria la delusione si è trasfo. .nata in disperazione, anche se non ha mai comunicato all'esterno ciò che le passava per la testa. Non si era confidata infatti con le compagne di classe della prima B del liceo «Maiorana» di Pozzuoli. Né tantomeno con le amiche della parrocchia di San Gennaro, e neppure con l'insegnante di lettere, Eleonora Olimpio, che ora non sa darsi pace per non aver mai cercato di andare a fondo di quella innaturale malinconia di Maria. «Non abbiamo capito i suoi problemi», si è limitata a dire la professoressa. Maria appariva depressa negli ultimi tempi e mutili si erano dimostrati i tentativi dei familiari di farla distrarre. Il malessere si accentuava poi quando pensava che il fratello aveva invece legato con una ragazza conosciuta in Sicilia. L'altra sera Maria ha inghiottito sette pillole contro il mal di cuore, poi ha preso alcune compresse da un altro tubetto (senza vuotarlo). Durante la notte il padre l'ha sentita lamentarsi. Quando ha visto le confezioni dei medicinali sparse sul comodino ha capito subito: l'ha portata all'ospedale San Paolo, ma il cuore della ragazzina ha cessato di battere all'alba. Maria non ha scritto neppure una riga di addio. Forse sperava di raccontare al ragazzo dei suoi sogni, seduto accanto al letto d'ospedale, che quella sciocchezza l'aveva fatta per lui. Enzo La Penna Muore per amore, a 13 anni Aveva perso la testa per l'animatore del villaggio vacanze