Gli aiuti ai profughi caleranno dal cielo

Gli aiuti ai profughi caleranno dal cielo AFRICA Nessun accordo sull'intervento militare. L'Uganda base dell'operazione di lancio dei viveri Gli aiuti ai profughi caleranno dal cielo Proposta canadese per lo Zaire, gli Stati Uniti pronti a partecipare MONTREAL. La riluttanza della comunità internazionale a inviare una forza militare nella regione dei Grandi Laghi per soccorrere i profughi ruandesi allo sbando nello Zaire orientale ha spinto il Canada a lanciare una proposta alternativa. Il ministro degli Esteri Lloyd Axworthy ha suggerito di paracadutare gli aiuti ai profughi: i Paesi disposti a collaborare potrebbero stabilire il quartier generale dell'operazione in Uganda. Il progetto, che prevedova l'invio in Africa di una forza multinazionale sotto il comando canadese, ha ottenuto il placet del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ma il ritorno in Ruanda di mezzo milione di profughi ha fatto avere dei ripensamenti alle autorità di diversi Paesi, Usa in primo luogo, sull'opportunità della missione. Subito favorevoli alla pro¬ posta, gli Usa: il segretario alla Difesa americano William Perry ha fatto sapere che gli Stati Uniti sono pronti a partecipare al piano proposto dal Canada per paracadutare cibo ai profughi ruandesi nello Zaire. Parlando con i giornalisti sull'aereo che lo portava in Italia, prima tappa di un giro di visite, Perry ha detto che «se si va verso un'operazione di lanci, noi saremo certamente pronti a partecipare pienamente. E siamo pronti a farlo proprio adesso». L'alto commissariato delle Nazioni Unite per i profughi, intanto, ha localizzato ieri 50 mila profughi ruandesi nella regione di Minova, a metà strada tra Goma e Bukavu, nello Zaire orientale. L'Unhcr tenterà di organizzare al più presto il loro rimpatrio in Ruanda. In generale, si tratta di rifugiati fuggiti circa un mese fa dai campi profughi del Sud del Kivu. Tra le migliaia di profughi ruandesi arrivati ieri a Sake, invece, alcuni hanno accusato i miliziani hutu delle atrocità avvenute nei campi dove si trovavano. «I miliziani interahamwe hanno ucciso un gran numero di profughi - hanno detto alcuni che provenivano dai due campi di Katale e Kahindo - perché avevano paura di perdere gli scudi umani che essi rappresentavano per loro». A Sake i profughi arrivano a ondate continue. «Più di un migliaio all'ora», hanno segnalato fonti delle Nazioni Unite. [Ansa-Agi] Profughi ruandesi disperati cercano di salire su un camion a Sake

Persone citate: Goma, Lloyd Axworthy, William Perry