Zaire 500 hutu uccisi e sepolti nelle latrine

Dai ribelli tutsi Dai ribelli tutsi Zaire, 500 hutu uccisi e sepolti nelle latrine KINSHASA. Sono stati probabilmente gettati nelle centinaia di fosse che servivano da gabinetti del grande campo profughi di Chimanga (80 km a Sud di Bukavu) i corpi dei circa 500 profughi ruandesi hutu massacrati dai ribelli tutsi zairesi il 18 novembre, assieme al sacerdote cattolico zairese Jean-Claude Buhendwa, che prima di morire con quattro pallottole in corpo ha dato l'assoluzione ai suoi compagni nella morte. Lo ha detto un missionario straniero a Bukavu, che ha raccolto la testimonianza dell'accompagnatore zairese, che è riuscito a salvarsi, del sacerdote. I ribelli banyamulenge avevano in un primo tempo risparmiato il prete, lasciandolo libero di andarsene. Ma il 26enne sacerdote «non ha capito perché non facessero partire anche gli altri, né che li avrebbero massacrati tutti ed è rimasto». Il gruppo era da poco arrivato nel campo di Chimanga - già disertato dai 30 mila profughi che vi abitavano prima dell'inizio della crisi - dal Sud, e contava di riposare qualche giorno prima di riprendere il cammino verso Goma e quindi il Ruanda. Quando i tutsi sono arrivati, i profughi ormai sfiniti si sono arresi senza difficoltà. Dopo aver interrogato a lungo gli uomini per capire se tra loro si nascondessero miliziani hutu ruandesi responsabili del genocidio di oltre mezzo milione di tutsi avvenuto nel '94 in Ruanda, li hanno fatti sdraiare tutti in terra, donne e bambini compresi, e li hanno falciati con i mitra. Il testimone si è salvato perché si è messo di traverso e non è stato ferito nelle parti vitali; quando h scesa l'oscurità, strisciando, è riu? >.o ad arrivare ad una parrocchia e a dare l'allarme. Quando all'alba dalla parrocchia sono andati a cercare il corpo del sacerdote, il campo era totalmente deserto, raso al suolo; delle centinaia di cadaveri neppure l'ombra. «Non possono aver avuto il tempo, e non ne avevano i mezzi, per scavare in una notte fosse comuni per così tanti morti - ha aggiunto il missionario - per cui siamo arrivati alla conclusione che li hanno gettati nelle fosse che servivano da gabinetto, poi li hanno coperti di terra. Non sapremo mai quanti sono, né quanti altri massacri hanno compiuto i ribelli, qui non si capisce più nulla, non si sa chi comanda». Il religioso ritiene che i ribelli tutsi appoggino ufficialmente il rientro dei profughi hutu ruandesi in Ruanda, per «far tacere il mondo ed evitare un intervento della forza multinazionale». [Ansa]

Persone citate: Goma

Luoghi citati: Kinshasa, Ruanda, Zaire