«Caro Clinton, mi dimetto» di Enrico Benedetto

«Caro Clinton, mi dimetto» «Caro Clinton, mi dimetto» WASHINGTON. Un nuovo annuncio di dimissioni nella seconda amministrazione di Bill Clinton. David Kessler, il controverso «zar della sanità» che aveva dichiarato guerra alle industrie del tabacco, ha gettato la spugna. Le dimissioni di Kessler hanno provocato un'immediata impennata positiva a Wall Street delle azioni delle industrie del tabacco, da sei anni nel mirino del capo della «Food and Drugs Administration» (Fda). Kessler, pediatra e avvocato, era il nemico numero uno dei produttori di sigarette. Aveva equiparato il tabacco alle sostanze stupefacenti ottenendo severe restrizioni sulla pubblicità e sulla vendita. Kessler ha motivato le sue dimissioni con ragioni familiari. Ma gli amici dicono che è uscito esausto da sei anni di battaglia con l'industria del tabacco. [Ansa] zionali a reggere i destini del Paese. Il che non ha peraltro impedito ai vecchi boiardi grandi e piccoli - di prosperare e accrescere il loro effettivo. Triplicandolo addirittura, sti¬ ma Solgenicyn. Ma l'esplosione sociale che in qualunque altra nazione un simile contesto provocherebbe a tempi brevi rischia di non prodursi neppure in futuro, Aleksandr Solzenicyn (qui accanto visto da Levine) ha criticato molto duramente la Russia di Eltsin soggiunge. «L'eliminazione selettiva» degli elementi protestatari dal '17 in poi, e il pauperismo diffuso in cui Gorbaciov ed Eltsin avrebbero precipitato la popolazione fanno sì che «manchino le forze» per rovesciare il sistema. Il saccheggio indiscriminato delle risorse nazionali e le privatizzazioni che lo stesso sindaco di Mosca, Lujkov, definì «la più grande catastrofe della storia mondiale» fanno il resto. Povera Russia. A quando la riscossa? Enrico Benedetto

Luoghi citati: Mosca, Russia, Washington