Operaio comunista si fa frate

Operaio comunista si fa frate Operaio comunista si fa frate GELA. Operaio, cassintegrato, un fratello deputato regionale di Rifondazione comunista, nato in una famiglia «comunista da generazioni» ha lasciato la fabbrica ed ha preso i voti, sorprendendo anche i suoi familiari. E' la storia di Pietro Molinello, 36 anni, ex dipendente dell'Anic Agricoltura, cassintegrato per 24 mesi, che ha deciso di sposare la fede aderendo all'ordine dei Frati Francescani Minori. Con la sua scelta il «novizio» ha pure abbracciato la povertà, rinunciando a tutti i suoi beni e quindi alla liquidazione che aveva da poco percepito, circa una quarantina di milioni. La somma sarà devoluta interamente all'ordine francescano. E' stato proprio durante il periodo di cassa integrazione che Molinèllo ha maturato la scelta religiosa. Gli studi teologici fra Tito (così si chiama oggi Pietro Molinello), li ha compiuti tra il 1993 e gli inizi di questo anno. Una scelta condivisa in pieno da un suo fratello, Salvatore, deputato regionale eletto con Rifondazione. [Agi] questa eurotassa per Rifondazione rappresenta un compromesso, visto che il nostro partito chiedeva che fossero esentate le fasce da trenta milioni in giù. Perciò se in Senato si riapre la discussione ognuno si riprende la propria autonomia. Il che vuol dire che non vi sarà un confronto fra due posizioni - quella del governo e quella del Polo - ma fra tre posizioni: quella dell'Ulivo, quella del centro destra e quella di Rifondazione». Un altro problema è quello del patto del lavoro. Prodi vuole portare la questione in Parlamento forzandovi la mano. «Che il governo voglia venire in Parlamento è legittimo. Ciò detto, Prodi sa già come la pensiamo su questo punto e io credo che aprire un confronto su questa materia facendo deflagrare un dissenso che può essere circoscritto sarebbe molto grave». Terzo problema, le pensioni. Il governo vuole iniziare a discuterne già nel '97. «E noi siamo contrarissimi. Tra l'altro il sindacato ha detto di no e questo chiude ogni discussione». Il sindacato. Onorevole Bertinotti ma non è che lei sta rubando il mestiere a Cofferati? Il pds l'accusa di questo. «La verità è che in questi anni il sindacato, nella concertazione, ha perso la sua autonomia rivendicativa generando un vuoto che noi in parte abbiamo colmato».

Persone citate: Anic, Bertinotti, Cofferati, Prodi