«Adoro il rock ma con giudizio» e l'amore ha la voce roca di Rod di Marinella Venegoni

Incontro con Stewart che ha inciso un disco pieno di ballate Incontro con Stewart che ha inciso un disco pieno di ballate «Adoro il rock, ma con giudizio» e l'amore ha la voce roca di Rod amburgo DAL.JOSTRO INVIATO Rockettaro sì, ma con juicio. Alla verdissima età di 51 anni, Rod Stewart propone (magari come regalo di Natale) «If We Fall in Love Tonight», un disco intero di canzoni d'amore alcune delle quali inedite, interpretate con quella voce di cartavetro che ancora non ha dimenticato la grande lezione blues della gioventù con i Faces. In verità, Rod Stewart è sempre stato un rockettaro sui generis, al quale stranamente viene tutto perdonato: è soprattutto sulle ballads che ha costruito il suo glamour e la sua carriera miliardaria. Quante volte, dal '76 ad oggi, avrà cantato la dolcissima «Sailing» con la famosa frase «Sto navigando in acque tempestose, per esserti vicino, per essere libero»? Nella hall dell'albergo sulla baia di Amburgo, la domanda gli strappa un sorriso e gli fa ammettere: «Di quella sono un po' stufo, perché ormai non riesco neanche più a cantarla. Canta solo il pubblico»; poi si scompiglia la nuova corla zazzera, con minifrangetta e mille sottilissime mechès bionde, e chiede civettuolo: «Me li son tagliati due giorni fa: sto bene?». Ma sì, vecchio leone, adolescente eterno. Stai benissimo. Vai. Come mai tutte queste canzoni d'amore? «Ho cantato così tante grandi ballate negli ultimi dieci anni, che abbiamo avvertito una richiesta popolare di questo disco. D'altra parte, ne ha fatto uno così anche Madonna». C'è un'attenzione insistente sulle ballate Anni 60, da «So metimes When We Touch» alla cover di Leo Sayer «When I Need You», da cTonight Is The Night» alla famosissima «You're In My Heart». Per non parlare di «Sailing». E' nostalgia o revival industriale? «I Settanta per me non sono stati niente di speciale. Mi va molto meglio adesso: e poi non me li ricordo neanche tanto perché ero sempre ubriaco e anche un po' "fatto"». Ma lei non era un atleta, non giocava a pallone? «Come si permette? Io gioco tuttora a pallone, e non ho mai fumato una sigaretta in vita mia anche perché sono come Pavarotti, pri¬ gioniero della mia voce. E anche stamattina ho giocato un'oretta in un Campetto qui ad Amburgo: lo faccio ogni giorno, dovunque io sia». Lei ha una sua squadra di cai- li II incidente in mare Morto Art Potter giovane jazzista (figlio di Cole) BANGKOK. E' morto il musicista jazz Art Porter, figlio del celebre Cole. In Thailandia per partecipare al Festival Internazionale di Musica Jazz organizzato per celebrare il 50° anniversario di regno di Re Bhumibol Adulayadej, il sassofonista afroamericano è naufragato insieme a quattro amici nel lago di Kratha Taek, nel Kabchanaburi, a 200 chilometri da Bangkok. Unico sopravvissuto alla tragedia è Alan Burrows, membro del gruppo musicale di Porter, la Porter Jazz Band che si era esibita l'ultima volta a Bangkok venerdì. Il gruppo si trovava a bordo di un motoscafo che sabato ha cominciato a imbarcare acqua, per poi colare a picco. Porter, che aveva 35 anni, aveva cominciato a esibirsi al sassofono all'età di 15 anni nel gruppo del padre, che suonava nella sua città natale. Un tribunale dell'Arkansas gli aveva poi • libito di esibirsi nei locali per .e troppo giovane. ciò. Cosa pensa del fatto che l'Inghilterra abbia arruolato Vialli, Ravanelli, Zola e altri? «Almeno hanno riportato al calcio i fans che si stavano disaffezionando». (Storce il naso, si capisce che risponde diplomaticamente). Dalla sua prima moglie Britt Ekland in poi, lei è diventato famoso anche come collezionista di belle bionde. Che cosa la colpisce in una donna? «Mi intriga che la "caccia" sia difficile. Mia moglie Rachel, quando l'ho conosciuta, ha giocato davvero pesante: il risultato è che sto con lei da ben sei anni». Quanti figli ha? «Cinque. Di 17, 16, 9, 4 e 2 anni e mezzo. Ne vorrei presto un altro, ma è anche per stare dietro a tutti questi figli che sono costretto a vivere in America. Però, tre mesi l'anno in Inghilterra non me li toglie nessuno». Lei è considerato un po' il ponte fra il pop e il rock. «Questo non è un complimento. La musica pop per me significa bassa qualità e però è vero che amo le cose di successo. Poi, sono troppo vecchio per essere pop: preferisco essere un cantante e basta». La droga è tornata di gran moda fra le nuove generazioni rock. Che ne pensa? «Me lo chiede come se io c'entrassi qualcosa. E' vero che con le droghe si sono fatti grandi dischi, ma non la prendono solo i musicisti: Freud era un grande consumatore di cocaina. Come padre, però, starò attento ai miei figli». Se manterrà la promessa, Rod Stewart sarà ospite il 14 dicembre di Raffaella Carrà. Marinella Venegoni Rod Stewart ha 5 figli dai 17 ai due anni e mezzo. Dice: «Amo mia moglie perché mi ha fatto penare nella conquista»

Luoghi citati: Amburgo, America, Arkansas, Bangkok, Inghilterra